A due anni dalla morte dell’artista internazionale, l’annuale Premio d’Arte Robert Cook, giunto alla sua IV edizione, ne celebra l’eternazione della memoria e festeggia il senso profondo della sua arte nella partecipazione al divenire dell’essere, che le opere artistiche dei bambini di quinta classe di scuola primaria esprimono.
In Convenzione formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre, con il Patrocinio della Regione Lazio, di Roma Capitale, del Comune di Canale Monterano e dell’Istituto Comprensivo di Manziana, l’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, in collaborazione con l’Associazione Culturale Nobile Contrada Carraiola, cerimonia il Premio d’Arte Robert Cook con mostra artistico-letteraria dei bambini, critiche in semiotica estetica della presidenza accademica in diploma, conferimento di tre medaglie cookiane in pregiata fusione manuale in argento ed incisione pantografata del laboratorio orafo di Via Margutta, riconoscimento alla memoria di Alberto Marani, premi della Contrada e dello Studio Scientifico S.A.MAR ed improvvisazione jazz del figlio compositore Henry Cook presso la Sede della Scuola Primaria di Canale Monterano di Roma il 31 Maggio 2019 dalle ore 14,30.
Il tema dell’arte in mostra è il viaggio dell’io, che tesse essere e divenire, identità e differenza e conquista il senso di sé e delle cose. Il luogo dell’arte è un grembo comune e universale, che dà nuova nascita all’essere. La configurazione ipotetica immaginativa dell’arte e la visione dell’altro offrono il dono della possibilità di rifigurazione di sé nella vita.
La presidente dell’Accademia, in occasione della cerimonia del Premio d’Arte Robert Cook, inaugura l’esposizione permanente della targa monumentale in argento della sua poesia ispirata e dedicata alle opere dei bambini di quinta classe presso la Sede Scolastica Statale, ad onorare la bellezza dell’arte di essere, oltre la visione dell’abitudine che indossa pregiudizio, per l’abduzione dell’arte e dell’alterità, quale etica via itinerante alla verità.
Ascoltami di te. / Mi popolo di passi / e palpito colori; / oltre l’armadio degli occhi / la pancia è fatta di mondo. / E sono stelle / le tue mani aperte, / quando cadenti / nel cielo di un saluto / a te esprimo / di me ancora. / Fulvia Minetti
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