Tra questi è rientrato anche Pancini che, fondatore della pizzeria Al Foghèr di Ponte alla Chiassa e presidente dell’associazione Pizzerie Aretine di Confcommercio, ha colto 9.513 preferenze (quasi il doppio rispetto alla fase inaugurale in cui fu votato da 4.813 utenti) e ha meritato il quinto posto nella semifinale del concorso nella categoria dei Pizzaioli. L’aretino ha ottenuto dunque la consacrazione tra i maggiori rappresentanti tricolori della pizza nella sua variante contemporanea, cioè di un piatto di alta cucina capace di unire gusto e benessere tra impasti digeribili e farciture innovative, registrando i voti e il sostegno anche da colleghi di altre regioni. Questa gara, tra l’altro, ha visto Arezzo rientrare tra le realtà di riferimento della pizza italiana, piazzandosi davanti anche a realtà ben più note e consolidate come quelle legate alla tradizione napoletana. Pancini non è stato l’unico rappresentante della provincia ad aver guadagnato l’accesso alla finale, perché il web ha premiato anche Silvia Baracchi del ristorante Il Falconiere di Cortona (seconda nella categoria Cuochi alle spalle del solo Antonio Cannavacciuolo) e Massimo Rossi del ristorante Belvedere di Monte San Savino (quinto nella categoria Sala e Hotel), ribadendo così l’eccellenza e il gradimento dell’enogastronomia locale.
I voti dei sei finalisti di ogni categoria saranno ora azzerati e la competizione ripartirà da una situazione di nuovo equilibrio in cui, ancora una volta, il ruolo di giudice sarà affidato alle persone comuni che potranno votare il loro preferito dalla pagina del premio sul noto portale www.italiaatavola.net. Il concorso resterà aperto fino alle 24.00 di domenica 17 febbraio, quando sarà posto termine alla gara e sarà stilata la classifica definitiva che premierà il personaggio dell’anno 2018. «L’essere tra i sei finalisti del premio “Italia a Tavola” - commenta Pancini, - è motivo di forte soddisfazione professionale: in queste settimane, infatti, ho ricevuto apprezzamenti e sostegno sia nel lavoro quotidiano in pizzeria che nei grandi eventi come il Sigep a cui abbiamo partecipato con le nostre pizze. Inoltre c’è l’orgoglio di tenere alto il nome di Arezzo in un concorso nazionale, tra i migliori professionisti di tutta la penisola».