“Una giornata breve” è il secondo lavoro discografico dei torinesi Someday, che vede la luce il 7 dicembre 2018. Registrato allo Garage Ermetico di Collegno (TO), vanta la produzione artistica di Cristiano Lo Mele dei Perturbazione. Il disco conta sei brani il cui obiettivo è mettere a fuoco il genere che sul quale la band è impegnata da tempo in una costante ricerca: un mix di pop, progressive, alternative rock in puro stile anni ’90 e dark/new wave, il tutto condito da una produzione essenziale, che mira a valorizzare la musica senza ricorrere a ridondanze espressive. I testi sono racconti di episodi di vita quotidiana, sempre velati di inquietudine e di un tocco di mistero: filo conduttore delle liriche del disco è la scoperta, da parte dei protagonisti delle canzoni, di non stare vivendo la vita che vorrebbero. O meglio, di stare vivendo - per varie ragioni - la vita di qualcun altro. Come reagire? I brani vogliono rispondere a questa domanda. “ Una giornata breve” è la giornata tipo di chi sceglie di concluderla prima della notte ma anche di chi, semplicemente, si accorge che solo pochi, brevi attimi di ogni singolo giorno resteranno impressi nella sua memoria.
I Someday nascono a Collegno, città alle porte di Torino. La formazione iniziale vede Daniele Bianco alla chitarra e voce e Michele Fierro al basso. Nei primi 2000, con Laura Simonetti alla batteria, i Someday registrano diversi demo in inglese. Diverse canzoni presenti nelle demo vengono inserite in compilation a tiratura nazionale: come “Soniche avventure”, “Eun”, “Ruvido compilation” e molte altre. Tra novembre e dicembre 2013, il gruppo incide presso la Maison Musique di Rivoli (To) l'Ep “Fiori in cantina”. La produzione artistica del lavoro è curata da Gigi Giancursi e Cristiano Lo Mele dei Perturbazione. All'inizio del 2016, con la produzione artistica di Luca “Vicio” Vicini (bassista dei Subsonica), il gruppo registra due brani: Divano Pulito e Rifugi. Terminate le registrazioni, il gruppo prosegue l'attività live fino all’estate del 2016, quando i Someday incidono per il mercato internazionale il loro primo Lp con dieci brani cantati in inglese, dal titolo “This Doesn't Exist” (Seahorse Recordings), che viene alla luce nel febbraio 2017. La promozione americana è curata da Shameless Promotion, che vanta nel suo roster artisti del calibro di Kristin Hersh (Throwing Muses), Kevin Haskins (Bauhaus), Colin Moulding (Xtc), Mark Gardener (Ride). Nel gennaio del 2017 esce il videoclip del singolo Last Lesson, diretto da Niccolò Roccatello e interpretato da Roberto Pitta e Sara Biò. Il singolo ottiene ottimi consensi: il clip è inserito tra i “Migliori 10 del 2017” dalla rivista americana Floorshime Zipper Boots e nei “Best of 2017” dal magazine Stereo Embers Magazine, mentre il singolo entra nella Euro Indie Music tracklist. Anche l'Lp riceve ottimi riscontri e ad un anno dall'uscita del disco la webzine losangelina RebelNoise.com inserisce i Someday tra le band principali del “Rinascimento italiano dell'Indie Rock.” Nell'estate del 2017, dopo aver concluso la prima tranche del tour italiano, i Someday partono per un tour di tre settimane negli Usa: undici le città toccate, tra le quali New York, Washington, Philadephia, Nashville e Atlanta.Di ritorno dagli States, la band, ormai composta da Daniele Bianco, Michele Fierro, Marco Tirapelle e Luca Curci, è tra i selezionati per l'edizione di Sanremo Rock 2019 e si mette al lavoro sul secondo disco, questa volta in lingua italiana. Le registrazioni prendono il via nell'aprile del 2018, ancora con la produzione artistica di Cristiano Lo Mele, e si concludono a ottobre. Il disco è uscito il 7 dicembre