Il Giudice dell’udienza preliminare della Procura di Roma ha assolto tutti gli imputati con formula piena, per i cosiddetti ‘furbetti del fotovoltaico’, è arrivata l’assoluzione.
Roma, 25 ott. (AdnKronos)
(Red/AdnKronos)
Dopo 8 anni di sequestri e procedimenti penali culminati nel 2013 con una misura cautelare preventiva ordinata dall’allora Gip di Brindisi Paola Liace, su richiesta dell’allora sostituto procuratore Nicolangelo Ghizzardi, che portò in carcere 16 professionisti con l’accusa di aver truffato oltre 300 milioni di euro, percependo incentivi di Stato, frutto di un presunto aggiramento della normativa urbanistica, per i cosiddetti ‘furbetti del fotovoltaico’, è arrivata l’assoluzione.
Ieri, infatti, nell’aula del Tribunale di Roma, dove il procedimento era approdato per ragioni di competenza giurisdizionale, il Giudice dell’udienza preliminare della Procura di Roma, Giulia Proto, su richiesta del Pm Alberto Galanti, che ha chiesto il non luogo a procedere per tutti gli imputati, ha assolto tutti gli imputati con formula piena in quanto per l’accusa di associazione a delinquere: “il fatto non sussiste”, per l’illecita percezione degli incentivi “non è stato commesso il reato” e per l’abuso edilizio “il fatto non sussiste”. In buona sostanza il giudice ha stabilito che era tutto regolare e che nessun processo verrà portato avanti.
Protagonisti della vicenda sono i vecchi manager di Global Solar Fund e quelli di Energetica -il cino-spagnolo Javier Romero e l’italiano Gaetano Buglisi- che avevano messo in piedi, già nel 2007, la realizzazione di quello che sarebbe stato il progetto più grande d’Europa nel fotovoltaico, con la previsione di investimento in Puglia di oltre 900 milioni di euro, finanziati quasi interamente dal governo cinese attraverso la China Development Bank.
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(Red/AdnKronos)
ISSN 2465 – 1222
25-OTT-18 18:38
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