Venerdì 26 ottobre, alle 10.30, nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino, Cesare Moreno, presidente di Maestri di Strada, Santa Parrello, Università degli Studi di Napoli Federico II, Maricela Orsorio, Universidad Nacional Autónoma de México presentano il programma del I Congresso Mondiale della Trasformazione Educativa.
Dopo tre edizioni del Congresso Internazionale della Trasformazione Educativa, svoltesi tra l’America e l’Europa, è adesso l’Italia ad ospitare questo primo Congresso Mondiale: tra il 29 al 31 ottobrea Napoli, presso la sede di SinAPsi Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo, via Cinthia, 26.Il Congresso ospiterà oltre 150operatori dell’educazione, docenti e formatori da tutto il mondo, Giappone, Germania, Portogallo, Ungheria, Svizzera, con una nutrita delegazione sudamericana: Messico, Perù, Colombia, Brasile, Argentina, Cile, Uruguay.L’Associazione Maestri di Strada Onlus e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in collaborazione con l’UniversidadNacionalAutónoma de México e il Consejo de Transformación Educativa, l’AsociaciónMexicana de Alternativas en Psicología, riunirannopsicologi, pedagogisti, studiosi, ricercatori delle scienze umane, insegnanti, dirigenti scolastici, studenti e adulti responsabiliattorno alla possibilità di un concreto cambiamento dell’Educazione e della Scuola nel mondo.
Cura, bellezza e sogni sono i fondamenti di questo cambiamento possibile: lacuradel Sé e delle relazioni umane, la ricerca e la costruzione dellabellezzaanche nei contesti e nelle situazioni più difficili,la capacità disognareinsieme e aspirare a un mondo migliore.
"Nella nostra società èsempre più difficile educare. La famiglia aggira i conflitti intergenerazionali e investe sul successo sociale dei figli, rendendoli apparentemente spavaldi masostanzialmente fragili”, commenta Santa Parrello, Ricercatrice e Docente di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazionepresso il Dipartimento di Studi Umanistici - Università degli Studi di Napoli Federico II, e “la scuola attraversa una profonda crisi di autorità e credibilità, producendo quote eccessive di malessere e dispersione, soccombendo alla dilagante rappresentazione catastrofica del futuro. Occorre far dialogare istituzioni, accademia e comunità territoriali per rifondare l'educazione, avendo chiaro che da essa dipende davvero il futuro dell'umanità".
“Un manifesto dell’educazione riflessiva, quale paradigma pedagogico adatto alle contraddizioni del mondo ipermoderno in cui viviamo insieme ai nostri giovani: questo, fra i tanti esiti del primo congresso mondiale, l’obiettivo che a noi Maestri di Strada appare importante elaborare”, sottolineaCesare Moreno, Presidente di Maestri di Strada. “L’obiettivo è quindi innanzitutto testimoniare l’esistenza di un vasto movimento di pensiero che “sogna i giovani come oggi non sono” e raccontare ai giovani un mondo in cui ci sia posto per loro.L’educazione è il bene comune per eccellenza. La crisi dei sistemi educativi non può ridursi alla crisi dell’ascensore sociale o ai ritardi rispetto alle tecnologie e alla globalizzazione; c’è una crisi più profonda del modello culturale che proponiamo a noi stessi e ai giovani, una crisi del significato del vivere insieme. Il nostro obiettivo culturale e politico è coinvolgere docenti, educatori, genitori, uomini di cultura, ricercatori in una riflessione sul senso dell’educazione e della scuola nella speranza che ciascuno trovi dentro di sé i motivi e l’energia per opporre una resistenza umana personale al dilagare del degrado della vita civile come oggi ci viene proposto dai poteri dominanti”.
“Dal Messico e dall’America Latina ci uniremo agli educatori, ai docenti di molti altri paesi del mondo per il Congresso diNapoli, per condividere idee, progetti ed esperienze di trasformazione educativa – spiega uno dei protagonisti,Marco Eduardo Murueta, coordinatore generale del Consiglio Messicano della Trasformazione Educativa -daremo dimostrazione del fatto che esiste un dialogo aperto, recettivo, interculturale che può attivare dinamiche cooperative e di autogestione che sono assenti nell’educazione tradizionale. Abbiamo bisogno di una trasformazione educativa per iniziare una nuova fase della vita dell’umanità che promuova giustizia, uguaglianza, fratellanza, libertà e democrazia, quella vera. Durante il Congresso daremo vita al Consiglio Mondiale della Trasformazione Educativa che garantirà continuità a questo grande progetto alternativo“.
Il programma prevede ogni giorno l’alternarsi di sessioni in plenaria e sessioni parallele che approfondiranno gli assi tematici portanti del Congresso: mappe mentali e percorsi nei territori; ai margini della società e ai margini del pensiero; comunità educanti e apprendimento complesso integrale; arteducazione; saperi dominanti e saperi nativi; percorsi tecnologici nel villaggio globale; professioni educative e responsabilità sociale; educazione, storia e futuro. Al centro della riflessione ci sarà la cura,intesa come approccio psicanalitico allo sviluppo della persona e delle relazioni, nei piccoli e grandi gruppi, insieme a Suzuki Kunifumi, Nagoya University, Giappone, studioso della sindrome Hikikomori; Gustavo PietropolliCharmet, Fondazione Il Minotauro, Milano, fondatore dell’Istituto il Minotauro, tra i maggiori esperti italiani di adolescenza e disagio giovanile; SarantisThanopoulos, SPI, Italia; Guelfo Margherita, IIPG, Napoli, Marco Giordano, Hikikomori Italia.
Grande attenzione e approfondimenti saranno dedicati all’arteducazione, intesa non come strumento ma come fondamento dell’educazione, capace di risvegliare i sogni e desideri di giovani e adulti, interverranno: Cesare de Florio La Rocca e Marcos Antonio Candido Carvalho, Progetto Axè, Brasile; Francesco Cappa, Università degli Studi di Milano Bicocca; Nicola Laieta, regista teatrale e coordinatore del Laboratorio Territoriale delle Arti di Maestri di Strada. Di particolare interesse l’intervento di Nando Dalla Chiesa che racconterà - come nel suo ultimo libro “Per fortuna faccio il prof” (Giunti) - la missione civile dell’università itinerante quale nuova forma e approccio innovativo al lavoro di formazione.
Come ripensare e ridefinire la comunità educante?In che modo promuovere le pratiche di cittadinanza nella scuola e nel territorio per lo sviluppo di una cultura della legalità e della partecipazione civile?Tante le esperienze e le pratiche dall’Italia e dal mondo, conCatia Branquinho, ISPA, Portogallo; Marco Eduardo Murueta, ConsejoMexicano de Transformación Educativa en México; Enrico Corbi, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli; Federico Batini, Università di Perugia; Paolo Valerio, SInAPSi, Napoli; Daria De Lorenzi Croci, SUPSI, Svizzera; Andrea Morniroli, Crescere al Sud, Napoli;Piero Dominici, Università degli Studi di Perugia; Maria Luisa Iavarone e Francesco Girardi, Università Parthenope, Napoli; EstzerSalamon, Parents International, Ungheria; Rita Fusco, Università Suor Orsola Benincasa, Napoli.
Oltre gli interventi in plenaria, sono previsti altri circa80 interventi nelle sessioni parallele, simposi che riguarderanno teatroeducazione, arti visive, musica, beni comuni, finanziamenti al terzo settore, la trasformazione educativa vista dagli studenti; e poilaboratori dedicati alla riflessione e al gioco educativo: Giocherenda, giochi educativi innovativi, la magia del violino;presentazioni di libri e riviste di settore.
Il logo del Congresso “L’arciere delle stelle” è un disegno di Riccardo Dalisi.
Il Congresso è organizzato e promosso dall’Associazione no profit Maestri di Strada (www.maestridistrada.it) e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, insieme all’UniversidadNacionalAutónoma de México e il Consejo de Transformación Educativa, AsociaciónMexicana de Alternativas en Psicología. Partecipano al finanziamento la Fondazione Prosolidar, l’Università di Napoli Federico II e la Società Psicoanalitica Italiana (SPI). Con il patrocinio del Comune di Napoli.