“Mentre mia madre mi raccontava la sua giornata, la mia mente era altrove. Non facevo altro che pensare ad Amelia e al nostro incontro. Mi aveva turbato: ma per quale motivo? Forse perché nessuno mi aveva mai sfiorato, al di fuori di mia madre?«Mi ascolti?», mi chiese improvvisa per distogliermi dai miei pensieri. «Sì, certo! Continua», la sollecitai nella speranza di sembrare convincente. Era evidente che stessi mentendo. «Dai su! Dimmi che cosa succede», esclamò curiosa. «Niente mamma», feci un sospiro per prendere tempo, «Amelia è rimasta contenta della mia visita». In fondo non era una bugia. «Ne sono felice! Spero che tu sia stato gentile!», esclamò entusiasta. Mi limitai ad annuire. «Bene perché dovrai ritornare da lei!», appena me lo disse, dovetti appoggiarmi alla base del tavolo per non cadere. «Cosa? Perché?», chiesi con foga. «Ho cucinato i tuoi biscotti preferiti, quelli allo zenzero…». Zenzero, lo stesso profumo di Amelia.”
Letizia Antinolfi, nata a Napoli, vive da anni a Monza. Ha iniziato a scrivere i suoi libri tra la fine del liceo e l’inizio dell’Università Statale di Milano. Attualmente è iscritta alla Scuola di scrittura Holden di Torino.