Esce il romanzo di Marco Acciavatti, “ Il vecchio”, edito da Il Seme Bianco, che racconta la la storia di un povero vecchio vive in solitudine consumato dal dolore per gli affetti perduti e dal rimorso per gli errori fatti. Conduce la sua esistenza chiuso in se stesso attendendo, anzi quasi desiderando, la fine, quando inaspettatamente arriva nella sua vita una scintilla di speranza che riporta luce nella sua esistenza. Purtroppo la viltà della società umana lo priverà nuovamente della sua gioia. Questa volta però non è disposto ad accettare compromessi: il vecchio lupo esce rabbioso dalla sua tana. Nessuno sarà più al sicuro e nulla sarà scontato.
“Creò un ingegnoso procedimento per il recupero e lo stoccaggio delle acque piovane, garantendosi le necessarie riserve idriche. Persino l’acqua che bevevano era del suo pozzo, adeguatamente pulito e filtrato da un sistema da lui realizzato. Attuò una meticolosa politica di auto produzione e del riutilizzo trovando utilità in ogni cosa e arrivando quasi ad abbassare a zero la dipendenza esterna. E quello che non poteva fare da solo lo otteneva col baratto, perché la sua merce era apprezzatissima, non solo alimentare, ma anche i saponi e detergenti naturali. Con una maniacale organizzazione giornaliera era riuscito a coronare il suo sogno: produrre tutto quello di cui aveva bisogno per il sostentamento suo e della sua famiglia, distaccandosi dalla dipendenza e dalla moderna schiavitù imposta dalla società dei consumi.”
Nella sua vita ben presto, però, entrerà una nuova conoscenza che gli permetterà di ritornare a sperare e a combattere per la sua felicità.
“Il vecchio sente il cuore battergli in petto, provando nuovamente sensazioni che pensava di non possedere più. Si inginocchia porgendo delicatamente la rugosa mano alla piccola impaurita. Lei solleva il volto segnato dalle lacrime, esita solo un momento ma, poi appoggia la manina sul calloso palmo di quell’uomo dall’aspetto burbero, eppure rassicurante. Noncurante dell’apparenza, il cuoricino le suggeriva di fidarsi, e un istante dopo quel breve contatto, si sente già al sicuro. Per il vecchio invece il tocco di quell’angioletto è una scossa, una sferzata di energia capace di donargli nuovo vigore e inaspettatamente anche la gioia che credeva di non poter più provare. I feroci mastini si sono sciolti come burro ai piedi della piccola, osservano silenti il loro padrone prenderla tra le braccia, ancora piuttosto robuste.”
Marco Acciavatti è felicemente sposato e padre di tre meravigliosi figli. Cresciuto tra campagna e commercio, fa il venditore per professione. La grande passione per la lettura lo ha portato verso la scrittura.