Nel primo racconto, “La strada più breve per andarsene via”, il protagonista-narratore è un investigatore alle prese con il pedinamento di uno strano personaggio, ma viene ostacolato da una serie di eccentriche figure.
In “Ispirazione” è uno scrittore in crisi creativa che vede fuori dalla finestra una giovane donna. Rimane colpito e ne fa la protagonista di un suo racconto. Ma presto le sue certezze saranno sconvolte. I personaggi di De Roberto sono bizzarri alla continua ricerca di specchi in cui riflettersi per costruire la loro identità.
In “Come sparire completamente”, l’io narrante ha dimenticato il proprio nome e trascorre la notte in giro per la città cercando qualcuno che possa aiutarlo. Si troverà coinvolto in una sorta di sciarada illusionistica, da cui cercherà disperatamente di fuggire.
“Diventare invisibile, scomparire: ecco cosa mi piace veramente. È come se potessi permettere al mio corpo di svanire a poco a poco e, allo stesso tempo, assaporarne ogni istante. Non ho nessuna fretta, anzi. Ho imparato che è molto meglio essere pazienti, in questi casi. E anche se, di volta in volta, so già in anticipo come andranno le cose, l’emozione rimane invariata. La dinamica degli eventi si ripete sempre uguale a se stessa, non cambia mai. Ed è proprio questo il bello. Le cose vanno come devono andare. Non ci sono né sorprese, né delusioni, né tantomeno spasmodiche attese. Tutto ciò si rivela rassicurante, in qualche modo. Si parte sempre dal basso. I primi a scomparire sono i piedi, poi le gambe, il bacino e via via a risalire il resto del corpo. Fino alla testa, ovviamente. Questa è quella che definirei la struttura base, ovvero l’insieme degli elementi immutabili. Alla struttura base vanno successivamente ad aggiungersi gli elementi di contorno che, per quanto a prima vista paiano meno importanti, in effetti sono determinanti affinché la vicenda acquisti spessore e concretezza.”
Fabio De Roberto è nato a Sassari nel 1980 e vive attualmente in Francia, dove è insegnante e traduttore. Si è laureato in Filosofia con una tesi sul cinema di Nanni Moretti e successivamente si è occupato del rapporto fra film e racconto, lavorando in particolare sulle opere di Eric Rohmer. “Come sparire completamente”, Il Seme Bianco”, è il suo debutto narrativo.