Questo è l’inizio de “Una cena”, il romanzo d’esordio della giovane scrittrice Claudia Delicato. “Personalmente” spiega l’autrice, “ritengo il momento del pasto il più intimo della quotidianità famigliare: è il connubio dell’appagamento di un bisogno primario, quello del nutrirsi, con la condivisione di spazi e tempi con persone con cui non è detto si abbiano relazioni piacevoli, sebbene in caso di una famiglia queste siano imprescindibili.”
La notizia di questo appuntamento agita la giovane Elettra: “Vibra il marmo, la pelle, vibra il cellulare, la mia mano lo afferra da una tasca di seta all’interno della mia borsa. Mi paralizzo. Sembra il display di quattro anni fa. Di quando il suo nome mi compariva con cadenza giornaliera davanti agli occhi. Credevo di esserne pronta, e invece no, sono nervosa, incerta. In che anno siamo? Chi mi ha riportato indietro nel tempo?”
In questo romanzo il rapporto tra le due donne viene eviscerato con parole semplici ma accurate. È difficile essere genitori ai nostri giorni e lo è ancora di più se i propri figli vivono lontani dai nostri occhi e consigli. C’è tanto dolore in questo incontro, tanta tensione e le parole e i ricordi non sanno starsene buone al loro posto. Gli sforzi di fingere che il passato non abbia lasciato traccia si infrangono contro il muro di dolore e di silenzio che permane tra loro. L’appuntamento le renderà consapevoli che l’inconscio non dimentica mai ciò che la mente tenta di nascondere.
Claudia Delicato nasce a Roma nel 1993 e vive ora in Belgio. Appassionata di scrittura condivide poesie e racconti brevi nel suo blog “Hungerness”, dove pubblica in italiano, spagnolo e inglese. UNA CENA, Claudia Delicato, Il Seme Bianco, pp.87. Euro 10,90