“Il mare, questa distesa azzurra che affascina e rapisce, per i francesi è femminile, mer, madre di vita e nutrimento per l’immaginario. La vita, lo sappiamo, inizia nell’acqua. Il mare diventa dunque un grembo che genera e dalla cui spuma nasce l’incantevole dea Venere, presente tra l’altro in uno dei racconti di questo volumetto. Nella prima, “Cultura marina”, spiega Graziella Atzori, curatrice dell’opera, vengono rivisitate antiche leggende, come il naufragio di Ulisse, o simboli pregnanti, come il pesce, figura del Cristo.
Ma il mare in apparenza senza sponde spinge anche a interrogarci su verità lontane e di vasta portata, e a mettere in discussione ideali e motivazioni. Diventa dunque un viaggio introspettivo e psicologico. Si naviga nel mare simbolico, nel mondo-mare delle idee (Platone), per giungere, oltre il visibile, al mare eterno dell’essere Io, l’uomo universale. Il mare in cui è dolce naufragare (Leopardi) è acqua salata amniotica, eterna speranza e fiducia nel bene. In questa sezione sono stati anche inseriti due omaggi ai grandi narratori del mare Emilio Salgari e Conrad.
La seconda sezione comprende “I racconti”, capaci di catturare la fantasia, ma anche di farci riflettere. Il mare divide o unisce i popoli? L’amore è al centro di quasi tutti gli intrecci narrativi. C’è chi ricorda il primo amore incontrato sulla spiaggia, chi l’ha perduto negli abissi del mare e chi, dopo una cocente delusione, ritrova il senso della vita insieme al sapore del sale (salesapienza). Il mare è culla e tomba, fortuna e tragedia. Il mare è stato testimone di alcune delle più cruenti battaglie della Storia.
Per questo, nella terza sezione “Nel mare della Storia”, abbiamo voluto rievocare il dramma quasi dimenticato di Vergarolla. Durante la Seconda Guerra Mondiale il rumore delle bombe accompagna il viaggio per mare di una bimbetta ormai ultranovantenne, che parla oggi con la saggezza dell’età di ciò di cui è stata testimone.”
CORTI DI MARE, AA.VV, Graziella Atzori, IL SEME BIANCO, pp.144, euro 13,90.