A Brusciano, giovedì 31 maggio, “Festa della Visitazione della Beata Vergine Maria”, al termine della celebrazione vespertina, dalla Chiesa S. Maria delle Grazie è partita, con la guida del Parroco Don Salvatore Purcaro, la processione dei pellegrini verso la Chiesetta Maria SS.ma della Sanità di Mariglianella come è documentato nelle immagini postate all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=4CAcpvdcUs8 a cura del sociologo Antonio Castaldo per IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali. La marcia, a conclusione del “Mese di Maggio”, è avvenuta con fiaccolata, preghiere, canti e soste presso le edicole votive poste lungo il percorso Brusciano-Mariglianella, con la sinergica azione di vigilanza urbana degli agenti di Polizia Municipale di entrambi i Comuni attraversati con la collaborazione dei volontari della Protezione Civile.
L’accoglienza presso la Madonna della Sanità è stata fatta in particolare dai residenti della località Taverne, segnati dalla storia pedagogica del Venerabile Carlo Carafa (Mariglianella 1561-Napoli1633), insieme alla Comunità dei fedeli mariglianellesi, guidata dal Parroco Don Ginetto De Simone, ed alle ospitanti Suore Domenicane dirette dalla responsabile Suor Ursula Roldan Tejada. Arrivo dei pellegrini ripreso e postato su https://www.youtube.com/watch?v=jTo0upgOYR0 è sempre a cura del sociologo Antonio Castaldo per IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali.
Qui, insieme, le due Comunità e le Suore Domenicane hanno partecipato alla Celebrazione dei Vespri assistendo allo scambio di saluti e ringraziamenti dei due Parroci e condividendo l’Atto di affidamento alla Vergine Maria « O Maria, tu che sei andata incontro a Zaccaria e Elisabetta, non smettere mai di venire incontro a noi. Tu che hai creduto all’adempimento delle Parole del Signore, rafforza la nostra fede, togli ogni inciampo durante il nostro cammino e insegnaci a camminare sempre con te…».
Don Ginetto De Simone, Parroco di Mariglianella, ha prima ringraziato i presenti «per essere qui, in questo luogo di Dio, ma anche dell’Uomo, dove noi portiamo il peso della nostra vita, la bellezza della nostra vita e ci incontriamo per pregare». Poi ha invitato tutti a vivere «il tempo storico in cui il Signore nella Sua Misericordia ci ha raggiunto, attraverso la Sua Parola, ma anche attraverso la nostra compagnia. Chiedersi “Come ho vissuto questo tempo e come mi sono sentito accompagnato?”. Voi avete fatto un Pellegrinaggio, siete partiti da Santa Maria e siete arrivati qua, avete lasciato un luogo e siete arrivati in un altro luogo. E’ la storia della nostra vita, noi siamo sempre in movimento, noi siamo sempre in cammino, quindi siamo sempre uomini che cerchiamo, abbiamo sempre bisogno di un “oltre”. Il Pellegrinaggio ci dice che noi non possiamo mai adagiarci nella modalità in cui stiamo vivendo. Una parola che noi usiamo spessissimo nel Tempo Quaresimale, la Conversione, il cambiamento ci è richiesto per tutta la vita e il “Mese di Maggio” è una occasione: la Chiesa nella sua saggezza ci ha offerto questo mese di esercizi spirituali. Voi, tornando a casa, appena avete un po’ di tempo, pensate che cosa vi ha colpito in questo mese: il Rosario, la Comunità, la Parola del Signore, il Sacerdote, un’amica, qualcosa che vi ha colpito, che portate nel cuore. Che cosa chiede Lui perché la nostra vita sia bella? Voi volete essere felici? Incominciate che si può!»,
Il Parroco di Brusciano, Don Salvatore Purcaro, ha espresso «Un affettuoso ringraziamento, innanzitutto alla Comunità di Mariglianella. Guardate, io mi sono commosso quando abbiamo varcato il territorio di Brusciano ed ho visto le luci preparate, un segno di accoglienza per la quale abbiamo rivolto per voi il Quinto Mistero, quello della Luce, Comunione, Eucarestia, ed abbiamo pregato per questa Comunità che ha proprio accolto la nostra Comunità. Sono gesti piccoli, delicati ma che dicono di un cuore grande, accogliente. Ringrazio le Suore, che ci hanno aperto la Casa e con essa il cuore, cui va un grande affetto. Ora una parola di ringraziamento, non per circostanza o per dovere, ma proprio mossa dal cuore, sempre per Don Ginetto. E’ voluto, il nostro venire qui, alla fine, perché io penso che uno degli aspetti della paternità, tra i tanti che conosciamo, l’accompagnare, il sostenere, tra le tante cose che si possono dire della paternità, a me piace sottolinearne una: la possibilità di favorire una sintesi, il metter insieme tutte le esperienze, gli aiuti, le sollecitazioni che vengono. Io in questo mi sento figlio - ha concluso Don Salvatore rivolgendosi direttamente a Don Ginetto - e penso che tutti quanti noi dobbiamo sentirci figli tuoi, perché innegabilmente il Signore ti ha dato questa capacità di favorire la sintesi, il pensiero teologico, il mettere insieme le esperienze, gli aiuti. Allora veniamo apposta qua, non ti stancare mai di accoglierci. Con te, a maggio, facciamo la raccolta dei primi frutti, di quelli che il Signore darà alla nostra vita. Quindi per te, per la tua Comunità e per tutti quanti, noi guardiamo veramente la Vergine Maria e con lo sguardo sulla Madonna della Sanità chiediamo la salute per ciascuno di noi, la salute che non è un fatto fisico ma è la Salvezza. Invochiamo quindi la Salvezza così come abbiamo fatto in questo mese attraverso i Sacramenti».
IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali - Brusciano NA -