Francesco Leale, un artista indimenticabile
Francesco Leale è stato una figura eclettica, molto significativa della cultura vercellese, artista completo e scrittore, grande disegnatore dal tratto libero, spontaneo, informale. Si affermò subito, fin da giovane come caricaturista e grafico umorista a livello internazionale, vincendo la Biennale Internazionale dell’Umorismo di Tolentino ed esponendo a Berlino all’ “Internazional Exibition Cartoon”. Esporrà poi alla “Quadriennale di Roma” e verrà premiato anche nel 1947 alla grande mostra della caricatura di Trieste, presentando caricature di personaggi di fama mondiale, in cui le deformazioni indagano spesso anche l’interiorità del personaggio e sanno mettere in rilievo, con grande maestria, i difetti e le caratteristiche negative. Tra i personaggi famosi caricaturizzati da Leale si ricordano, ad esempio, Cesare Borgia, Enrico VIII, Napoleone, D’Annunzio, Stalin , Gandhi e tanti altri. Molti anche i personaggi politici, dello sport e dello spettacolo trasfigurati dall’abile mano del Maestro. Tra questi si ricordano in particolare la fantastica trasformazione della “Gioconda” nel profilo di De Gaulle e il ritratto deformato di Alida Valli che era stata contestato dall’attrice stessa. Molte sue caricature sono state anche pubblicate su quotidiani nazionali come il “Corriere della Sera”.
Partendo da uno stile grafico di matrice classica dal forte plasticismo, dovuta alla sua formazione accademica a Torino, riesce ad arrivare alla sintesi delle forme, attraverso una gestualità naturalmente spontanea che lo porta in pittura alla stagione informale rivisitata in modo molto personale. Fu anche tra i fondatori del “Gruppo Forme”, un cenacolo di pittori, disegnatori e scrittori vercellesi che arriverà ad esporre a Torino e anche a Roma. A dimostrazione dei suoi innumerevoli interessi si ricorda anche la sua attività di giornalista , scrittore, poeta e critico d’arte. Fu Direttore del settimanale vercellese “L’Amico del popolo”e della rivista “L’impegno” e collaboratore di giornali quali “La Gazzetta dello Sport”, “La Stampa” e “La Sesia”. Fu anche docente di Discipline pittoriche presso il Liceo Artistico “Ugo Foscolo” e di disegno e decorazione presso l’Istituto di Belle Arti di Vercelli.
Si ricorda che nel 2008 si è tenuta una grande retrospettiva antologica, allestita nei locali dell’Auditorium “Santa Chiara”, organizzata dal Centro Culturale Studio Dieci in collaborazione con il Comune di Vercelli e curata dal critico Marco Rosci, con più di 50 opere inedite tra dipinti ad olio, acquarelli, disegni a penna e a matita.
MASSIMO PARACCHINI
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www.valsesianotizie.it 2018 02 02 leggi-notizia argomenti costume-e-societa-1 articolo le-opere-del-aestro-vercellese.html