A Mariglianella, nella serata del 22 novembre scorso, presso la casa di Francesco Principato, dottore commercialista e stimato responsabile del Servizio Affari Generali del Comune di Mariglianella, si è tenuta una riunione familiare con un ospite speciale: Francesco Russo da New York, omonimo del nonno bruscianese che a metà del Novecento emigrò in USA. Con Francesco Principato vi erano la consorte Vincenza Piccolo ed i figli Marisa e Domenico e nonna Marisa Russo ad accogliere gli altri familiari, l’Avvocato Ciro Principato con la consorte Chiuchiolo Teresa ed il figlio Dominique. Da Brusciano sono giunti Jerry Russo e la moglie, Anna Maria La Fortuna, con il sociologo e giornalista Antonio Castaldo pronto a raccogliere la testimonianza di colui che rappresenta la terza generazione dei Russo, scaturita da quel progetto migratorio affrontato dal capostipite Francesco negli anni 50 del Novecento.
L’omonimo nipote, Francesco Russo, è figlio di Giovanni Russo, John, ristoratore ed ex calciatore, e di Celeste Di Muro, insegnante di scuola elementare, genitori anche di un secondo figlio, Andrea che studia ingegneria. Francesco, studente del Brooklyn College di New York, è un filmaker, diciannovenne che sul suo sito web, www.frussoHD.com, così si presenta al mondo: «Sono un direttore della fotografia, un montatore e un artista di effetti speciali con sede a Brooklyn. In altre parole, sono un regista. Sono appassionato di quello che faccio e spero che questa passione sia evidente nel mio lavoro». Ma il motivo per il quale è giunto espressamente da New York è il Napoli Calcio, la squadra del cuore che nei giorni scorsi al San Paolo ha affrontato prima il Milan in campionato, vincendo per 2 a 1, gol di Insigne e Zielinski, difendendo la vetta della Serie A, e poi lo Shakhtar Donetsk battendolo per 3 a 0, gol di Insigne, Zielinski e Mertens, rimettendosi in corsa per gli Ottavi di Champions. Ora, riconfermata la bravura della squadra, applaudite le prodezze dei marcatori, c’è da riconoscere proprio l’apporto benaugurante e proficuamente verificato della speciale mascotte: il giovane Italoamericano di origini bruscianesi, Francesco Russo. Lo stesso, sugli spalti, una volta conosciuto è stato caldamente invitato dalla tifoseria a ritornare per l’appuntamento serale contro la Juventus al San Paolo, venerdì 1° dicembre. Ma il talentuoso videomaker Francesco Russo ha i suoi tanti impegni da onorare, prima di tutto lo studio, presso il Brooklyn College di New York, e poi quelli artistici. Nel suo portfolio vanta già numerosi lavori, fra cui il video “Never Ever Land con il rapper dell’Ohio, Trippie Redd, che su YouTube sta segnando oltre 700.000 visualizzazioni, https://www.youtube.com/watch?time_continue=15&v=VVRz0fHn1hw, (Never Ever Land, Produced by Peyote Beats, Directed by @Matt_keane, VFX by @frussohd) .
Tornando alla calda atmosfera di Mariglianella con pizza, castagne e buon vino novello, alla generosa ospitalità della famiglia Russo-Principato, all’incontro che ha alimentato i ricordi dell’epopea storica dell’emigrazione italiana in America, per quanto riguarda la famiglia Russo, Antonio Castaldo apprende che è nell’anno 1968 che il Capostipite Franchino richiama a New York la moglie, Vincenza Giannino ed i figli, Gioconda, Marisa, Giovanni, Nicky e Gennaro, mentre resta a Brusciano presso alcuni parenti Carmela. Nel tempo presente, il 63enne Giovanni, John papà di Francesco, è titolare della Pizzeria “Muzzarella” registrazione commerciale pretesa proprio con la “u” nella rigorosa lingua napoletana, all’indirizzo, E 14Th Street, 221 Ave A, New York, https://www.yelp.com/biz/muzzarella-pizza-new-york . John vanta anche un glorioso passato calcistico in USA nella squadra del Cosmos, nella quale ha giocanto insieme a Pelè, Chinaglia ed altri fuoriclasse dell’epoca, come registrato nella North American Soccer League, http://www.nasljerseys.com/Players/R/Russo.John.htm .
In queste reminiscenze storiche e familiari fra i più piccoli dei presenti chi si esercita da Uomo Ragno, promessa di un grande futuro, è Domenico, che porta il nome del nonno prematuramente scomparso, ma ben ricordato per sempre da tutti, non solo dai suoi cari, per la persona che era e per il suo ineccepibile servizio prestato nella Polizia di Stato. L’orgogliosa Nonna Marisa nel raccontare al sociologo Antonio Castaldo dell’esperienza americana della famiglia Russo non può fare a meno di rievocare il ricordo del suo caro Mimì. E ora, Francesco Russo e la sua famiglia negli Stati Uniti d’America, la restante parte in Italia, Europa, insieme a tutte le altre famiglie del mondo, alimentano le storie di vite personali, di popoli, di culture e nazioni, che si rincorrono nel tempo sulle gambe di uomini e donne, vecchi e bambini, testimoni del loro tempo tenendo alta e perennemente accesa la fiaccola dell’umanità.
Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali -Brusciano NA-
Fonte notizia
www.youtube.com watch time_continue=15 v=VVRz0fHn1hw