QUALE SARANNO LE EVOLUZIONI DEL GLOBAL SOURCING NEI PROSSIMI ANNI?
Per global sourcing si intende la pratica delle aziende di rivolgersi al mercato globale per acquistare beni e servizi utili a svolgere la loro attività. Ciò avviene per sfruttare le risorse disponibili a livello mondiale al fine di trarne beneficio economico ricorrendo a manodopera qualificata e materie prime a basso costo, oppure a sgravi fiscali e tariffe commerciali più convenienti.
Non sempre però il global sourcing è la soluzione definitiva per l’ottimizzazione delle risorse aziendali ed è per questo che abbiamo provato a tracciare alcuni trend e alcune best practicesche le aziende dovrebbero conoscere per sfruttare a pieno le potenzialità offerte dai mercati globali.
GLOBAL SOURCING: UNA RISORSA CON QUALCHE INCOGNITA
In generale, la globalizzazione dei mercati ha senza dubbio comportato dei benefici economici per le imprese che hanno visto aumentare le opportunità di guadagno e diminuire i costi di produzione, ma c’è ancora poca consapevolezza, specialmente in Italia, da parte delle aziende della cultura della supply chain a livello globale. In particolare l’importazione di marce a livello internazionale costituisce un argomento non facile e anche pieno di incognite dovute all’incertezza generale sull’evoluzione del mercato globale e sulla situazione politica di molti dei paesi da cui si fa sourcing.
Il global sourcing può essere, infatti, influenzato da molti fattori:
1 stabilità politica:spesso i paesi da cui si fa sourcing di materie prime sono paesi in via di sviluppo con una situazione politica variabile. Lo scoppio di rivolte o guerre civili, possono interrompere o danneggiare il rifornimento della nostra supply chain, di conseguenza l’analisi dei fattori politici e sociali di un paese sono molto rilevanti.
2 evoluzione economica: la crescita economica di un paese spesso corrisponde anche all’innalzamento del salario medio e di conseguenza anche al costo di produzione della merce.
3 evoluzione tecnologica: se è vero che l’aumento del salario incrementa il prezzo di produzione, spesso e anche vero che paesi con salari non bassi riescono a produrre prodotti competitivi, grazie all’utilizzo di tecnologia all’avanguardia che ne abbassa i costi di produzione.
In generale, poi, secondo uno studio di Mega Trend, in meno di dieci anni la popolazione avente reddito superiore ai 100.000 dollari aumenterà numericamente: ciò significa che assisteremo ad un notevole incremento di popolazione con grande capacità di spesa, e che inoltre nei prossimi 15 anni entreranno nel mercato globale circa 1,8 miliardi di persone in più provenienti da quelli che oggi consideriamo Paesi emergenti come la Cina, l’India e il Brasile.
GLOBAL SOURCING: ALCUNI CONSIGLI PER LE AZIENDE
Qual è il miglior modo per affrontare la questione del global sourcing all’interno di un’azienda? Sicuramente il punto di partenza sarà un’analisi dettagliata del TCO (ovvero del total cost of ownership) ma anche di fattori relativi alle economie di scala e le economie di informazione e apprendimento che in tal senso sono fondamentali per far sì che l’azienda sia sempre informata sui possibili fornitori internazionali.
In un’ottica di incertezza su quanto avverrà in futuro e su come le aziende si muoveranno in relazione agli acquisti sul mercato globale, comunque, è consigliabile mettere in gioco e tenere in considerazione:
- un costante impegno del top management: il global sourcing è troppo importante per non avere una sua valutazione strategica periodica dai vertici aziendali
- una struttura organizzativa ad hoc, che con attenzione si occupi di tutti gli aspetti da quelli più tecnici a quelli logistici, finanziari, amministrativi e così via
- una valutazione della disponibilità delle risorse: essendo un’operazione non occasionale, dovrà avere un team di professionisti dedicati che se ne occupino.
- un’infrastruttura informativa e comunicativa efficace che gestisca aspetti relativi alle differenze culturali con i Paesi con i quali si è deciso di relazionarsi.
- precisi strumenti di misurazione e controllo dei risultati con specifiche KPI che permettano all’azienda di valutare il processo di sourcing sotto tutti i suoi aspetti.
IL GLOBAL SOURCING È SEMPRE CONVENIENTE?
Dati come appurati e necessari i fattori sopra esposti, come si fa a stabilire se il global sourcingsia conveniente o meno? Ovviamente ogni caso va analizzato di volta in volta anche perchè settori aziendali diversi rispondono ad esigenze diverse. Ci sono casi in cui comprare da fornitori italiani può essere conveniente in termini di prossimità della filiera e di dilazione del pagamento ed altri in cui è più conveniente acquistare dall’estero.
Considerati i punti sopra esposti per una piccola azienda fare sourcing di prodotti dall’estero può risultare molto difficile se non impossibile, per problemi di competenze, personale e costi. Tuttavia in questo le moderne tecnologie ci possono essere d’aiuto.
Tutte quelle aziende che oggi desiderano fare sourcing di prodotti dalla Cina si possono rivolgere a Yakkyo, un’azienda italiana che grazie ad una piattaforma informatica riesce ad eliminare tutti i problemi connessi al sourcing di prodotti dalla Cina, ovvero: problemi culturali e linguistici, problemi legali e contrattuali o relativi ai cambi di valuta o all’organizzazione aziendale stessa.
Yakkyo fornisce alle aziende italiane la possibilità di semplificare le loro operazioni di sourcing dalla Cina ordinando le forniture direttamente tramite il sito di Yakkyo, il quale si occuperà di tutte le fasi del processo dalla scelta dei fornitori all’acquisto fino alla consegna in Italia, permettendo alle aziende di concentrarsi su altri fattori aziendali.
Fonte notizia
goo.gl EvzZ6H