Intervista:
Come nasce il vostro progetto ?
Siamo un duo formato da Micaela Martini, voce e chitarra, e Max Caronia, chitarra.
La nostra collaborazione dura da oltre 15 anni: durante i primi anni abbiamo presentato in duo versioni riarrangiate di cover di artisti di generi diversi a cui ci siamo ispirati, in seguito abbiamo suonato anche standard jazz in collaborazione con altri musicisti, e nell’ultimo periodo abbiamo iniziato a scrivere e arrangiare brani nostri.
Il vostro genere musicale ?
Entrambi condividiamo come comune background di partenza l’amore per il jazz e lo studio della chitarra classica, che completiamo ognuno con i propri ascolti e influenze: Micaela ascolta anche funk e soul, ma ama anche artisti di generi diversi come Joni Mitchell, mentre Max spazia verso il progressive rock e alternative rock.
Come prosegue la promozione del progetto ?
Micaela è apparsa di recente sulla radio locale Radio Adige TV per presentare il nostro nuovo singolo e ha ottenuto delle belle recensioni sul sito www.jazzbluesnews.com per il suo album “Ask the dust” realizzato col chitarrista Luca Pasqua, e entrambi abbiamo suonato in diversi eventi, assieme o nell’ambito di nostri progetti paralleli. Max suona infatti anche con la band art-rock “Maisie” che ha sempre ricevuto ottimi riconoscimenti su testate specializzate come ondarock.it, e con loro si è esibito presso il “Monk”, noto club di Roma, durante il festival “Made in Roma Est”.
Parlaci del vostro nuovo singolo:
Il nuovo singolo che stiamo promuovendo, “New Dawn” ha un sapore soul/R&B, nato da un’idea inizialmente più jazzy e poi sviluppato in una direzione più energica, seguendo l’influenza di artisti come Bobby Hebb o Amy Winehouse.
Il brano è stato registrato al Maxy Sound studio di Verona con la collaborazione dei nostri amici Bruno Marini al sax, Luca Pasqua alla chitarra solista e una solida sezione ritmica formata da Larry Mancini (basso) e Davide Piovesan (batteria), tutti affermati musicisti.
“New dawn” rappresenta una nuova alba, un nuovo inizio, dedicato ai fondali irraggiungibili che ci spingono al di là della notte.