Il Procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio De Lucia, l’uomo che ha arrestato il capo della mafia Matteo Messina Denaro, sarà a Casertavecchia, il 12 ottobre, alle venti, in cattedrale, a «Un Borgo di Libri», per l’ultimo appuntamento del Festival nel borgo medievale, il primo della serie «Ex:tra» durante l’anno. Insieme con lui anche l’inviato de «La Repubblica» Salvo Palazzolo, uno dei maggiori esperti di cosa nostra in Italia. Subito prima, alle 19.30, saranno letti, sempre in Cattedrale, i nomi delle vittime di mafia in Campania. «Un Borgo di Libri – spiega Luigi Ferraiuolo - ha dato molto spazio ai temi della giustizia quest’anno, perché il nostro territorio ne ha un forte bisogno: l’unico modo per cambiare storie sbagliate e costruire buone culture ed esempi è averle di fronte e parlare di buone pratiche. Perciò abbiamo chiesto a Maurizio De Lucia e Salvo Palazzolo di venire a condividere con noi le loro esperienze, per fare storia viva». Non poteva mancare dunque un focus sul più importante tema di quest’ultimo anno e mezzo: l’arresto, la cattura e la morte di Matteo Messina Denaro e il conseguente futuro di Cosa Nostra, realizzato in collaborazione con l’Agenzia per la legalità Agrorinasce e il patrocinio della soprintendenza ai beni culturali. E’ o meno ancora un pericolo per lo Stato e la società italiana l’organizzazione mafiosa siciliana? A questa domanda proveranno a rispondere De Lucia e Palazzolo, entrambi in prima linea a Palermo, il primo dalla coffa della procura più esposta d’Italia; il secondo dalla trincea dell’informazione di qualità. De Lucia e Palazzolo saranno salutati dal Presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Gabriella Casella e dal soprintendente ai Beni Culturali e Archeologici Mariano Nuzzo. L’incontro sarà moderato dal giornalista de «La Repubblica Raffaele Sardo». «Provare a promuovere con queste riflessioni una nuova etica pubblica – spiega Giovanni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce – è una delle sfide necessarie per far crescere il nostro territorio per il futuro». La lettura ininterrotta dei nomi delle vittime di mafia in Campania è realizzata in collaborazione con l’Unicef Caserta e il Coordinamento campano dei parenti delle vittime di mafia, ma anche il Rotaract Caserta Reggia e il Rotaract Luigi Vanvitelli. «Costante è l'impegno dell'UNICEF Caserta per sostenere le iniziative che, come questa, possano fornire ai giovani spunti di crescita civile e partecipazione sociale – spiega la presidente Lia Pannitti - In questa ottica siamo felici di sostenere Un Borgo di Libri - consapevoli del grande valore degli incontri proposti e dell'insostituibile valore della lettura». A dare una mano con la lista dei nomi anche il coordinamento campano dei parenti delle vittime di mafia. «Fare memoria costituisce un dovere, affinché il sacrificio di uomini giusti non sia stato vano – sottolinea il coordinatore campano dei parenti delle vittime, l’avvocato Giuseppe Granata, figlio di Raffaele ucciso dalla camorra - Fare memoria attraverso la cultura è anche un diritto. Il diritto di educare i giovani ai valori della legalità e dell’onestà». A sostenere la lettura i Rotaract Caserta Reggia e Luigi Vanvitelli: «La lettura e il confronto con De Lucia e Palazzolo – spiega l’ingegnere Carmine Facchini, presidente del Rotaract Caserta Reggia - ci offrono l'opportunità di riflettere su temi delicati come quello della mafia. Insieme, possiamo continuare a promuovere la cultura della legalità e della giustizia». I due incontri sono realizzati con il sostegno e la collaborazione della parrocchia della cattedrale di Casertavecchia.