La Tenuta Il Quinto di Grosseto si trova sulle colline di Magliano in Toscana, nel sud della Maremma affacciata sul mar Tirreno e protetta dal Monte Amiata. L'area è una delle meraviglie d'Italia, dove natura e intervento umano si sono integrati in modo incantevole. È in tale contesto che La Tenuta, 13 ettari coltivati a biologico e 40 mila bottiglie di produzione nelle terre del Morellino di Scansano, ha avuto la necessità di realizzare una nuova cantina, chiedendo però allo studio di architettura Ubik Architecture guidato dall'architetto Gabriele Pinca di rendere virtualmente invisibile l’intero edificio dai casali preesistenti. A questo si è aggiunto anche un secondo vincolo, della Soprintendenza, che ha imposto la necessità di realizzare un intervento in grado di non impattare in alcun modo con il paesaggio circostante.
Ubik Architecture è riuscito a dare voce alle richieste. Il risultato è un progetto di 2.000 metri quadri completamente integrato nella collina esistente seguendone la pendenza, utilizzando la viabilità esistente come punto di partenza per quella nuova, dove l’unico elemento visibile dai casali preesistenti è l’ingresso. Il progetto, in questo modo, diventa da un lato parte integrante del paesaggio e dall’altro un luogo da scoprire poco a poco rifuggendo ogni atteggiamento di tipo monumentale. Per raggiungere tale obiettivo sono state previste anche coperture verdi, progettate in modo da garantire gli spessori adeguati per piantumare essenze arbustive locali e autoctone. Per tali coperture è stato quindi deciso di utilizzare Derbigum GC AR, membrana impermeabilizzante ad alta tecnologia con addittivi aggiunti alla mescola per renderla resistente alle radici e poter quindi usare la membrana in tutta sicurezza sotto tetti verdi. Le nuove stanze rispondono a criteri di funzionalità e i materiali sono stati scelti il più possibile in continuità con la situazione pregressa, lasciando il cemento armato là dove era possibile, come l'acciaio. Il tutto è stato fatto, ovviamente, in modo da essere attinente alla normativa sugli spazi alimentari.
Derbigum, oltre ad aver fornito le membrane, ha sponsorizzato anche la pubblicazione di un libro dedicato al progetto che, per la sua bellezza e la sua capacità di integrarsi al paesaggio circostante, stupisce e colpisce.
«Siamo stati scelti per la qualità dei nostri prodotti e per le garanzie che siamo in grado di dare grazie ai nostri applicatori autorizzati e appositamente formati - ricorda Franco Villa, Country Manager Derbigum Italia -. La realizzazione del progetto è tutta da vedere e si sposa magnificamente con il paesaggio. Per questo abbiamo deciso di valorizzare il progetto sostenendo una pubblicazione dedicata che desse conto di quanto è stato fatto. Questa è l'Italia che ci piace e che è ammirata per genio e creatività».
www.derbigum.it
About DERBIGUM
DERBIGUM è oggi partner e punto di riferimento per l’impermeabilizzazione di coperture attraverso soluzioni di altissima qualità, ad alto contenuto tecnologico e innovativo, a basso impatto ambientale, sostenibili e sicure, semplici nell’applicazione, in grado di proteggere gli edifici dagli agenti naturali e da qualsiasi condizione climatica, garantendone la tenuta e la durata nel tempo. Attiva in diversi paesi europei, l'azienda ha la sua unità produttiva e di riciclo nel suo stabilimento di Perwez, in Belgio, con filiali in Olanda, Francia, Italia, Svezia, Norvegia. La società è rappresentata anche in Danimarca, Finlandia, Gran Bretagna, Spagna, Portogallo e Romania. Conta ad oggi 350 addetti e una produzione annua di 10,6 milioni di m2 di membrane impermeabili e oltre a 3,2 milioni di kg di prodotti liquidi. Dal giugno 2022 è parte del gruppo Kingspan, leader mondiale nel settore dell’involucro edilizio con oltre 22.000 dipendenti e 212 stabilimenti in più di 80 paesi nel mondo. Il programma "#NoRoofToWaste" di Derbigum è oggi parte integrante di 'Planet Passionate' di Kingspan, programma decennale di sviluppo sostenibile attivo in quattro aree strategiche principali (Energia, Carbonio, Circolarità, Acqua) con l'obiettivo di raggiungere un futuro a zero emissioni nette.
Fonte notizia
www.derbigum.it