I caldi colori della terra, le tinte forti che dipingono i poncho e i sombreri, le nuance impattanti che si rincorrono sulle coperte peruviane e sugli abiti dellecholitas boliviane: nasce in Sud America l’ispirazione della collezione “Fashion” dell’autunno/inverno 2024/25 di Lana Gatto. Dieci proposte che, per composizione e cartella colori, danno spazio alla creatività e all’estro, prestandosi alla realizzazione di capi di abbigliamento ed accessori trasversali per utilizzo. Ne dà conferma il filato “Argentina”, catenella stampata di lana e cotone che, naturale per DNA e morbida per vocazione, dà corpo non solo a maglioni e abiti, ma anche alle tipiche vesti della tradizione sudamericana come la chaquetilla (blusa ricamata) e la manta (mantellina di lana). Con “Perù”, catenella multicolore dagli effetti degradè in lana merino extrafine, cotone e poliamide, e con “Sombrero” (lana merino extrafine super wash e poliamide) il guardaroba si anima, invece, di nuovi outfit dall’aspetto oversize, complice la voluminosità dei filati. Filati che del comfort sulla pelle e dell’avvolgenza fanno il loro atout, come sottolinea anche “Capoeira”, stoppino in 100% lana stampata ideale per tricottare poncho e maxi sciarpe.
La collezione “Fashion” di Lana Gatto non è però solo “Messico e nuvole”, ma anche sartorialità ed artigianalità, eleganza e ricercatezza. Per dare voce a questa seconda anima il brand presenta la nuova linea “Atelier”, che tradisce la sua destinazione sin dal nome. Filati esclusivi per costruzione e lavorazione, ma trendy per colorazione ed effetti cromatici, i 9 articoli della neonata proposta di Lana Gatto si distinguono anche per la nuova grafica di fascette e cartelle colori.
Evocativi di gusto e raffinatezza sono anche i nomi dei prodotti che la compongono tra cui, a spiccare, sono “Piuma”, “Opera”, “Carezza” e “Scintilla”, felice mix di qualità estrema dei filati ed attenzione alla moda. Moda che si legge chiara nelle tonalità, che promuovono i viola e i lilla a interpreti principali.
A fare la differenza sono però soprattutto le composizioni che, nel segno della pregevolezza, regalano effetti di morbidezza e leggerezza unici. Ne è un esempio “Piuma” che, commistione di alpaca, mohair e una minima percentuale di poliammide, si esprime al meglio in maglioni “over”, scialli e sciarpe caldi, leggeri e così impalpabili da sembrare eterei. Leggerezza in primo piano anche per “Opera”, binomio di super kid mohair e seta che, tinto esclusivamente a mano, fa della diversità di ogni matassa la sua particolarità. Puntano invece sulla luminosità, “Carezza” – filo di alpaca, lana e poliestere metallizzato in cui la luminescenza del lurex sposa il glam del tulle, inserito sotto forma di piccoli nodi ton sur ton - e “Scintilla”. Catenella di viscosa e poliestere metallizzato, questo filo, lavorato, crea un elegante effetto pelliccia, ideale per capi spalla da sera.
Dalla linea “Atelier” a quella “Classic” il passo è breve soprattutto se si parla di giacche, cappotti, maglioni e mantelle. La linea storica di Lana Gatto, per la prossima stagione fredda, si integra di tre nuove proposte che dell’eccellenza dei filati fanno il loro trait d’union. Spazio dunque a “Cusco” (alpaca, lana e cotone), “Puno” (lana e alpaca) e a “Wool Mohair” (kid mohair e lana) per outfit comfort e raffinati, a partire dalla gamma colori che affiancano a nuance basiche (bianco, nero, blu), toni “nature” (panna, beige, marroni) e cromie viste sulle passerelle.