È in libreria per le Edizioni Albatros, l’esordio poetico di Gianni Pignata, “La mia vita in un battito di ciglia”. Una intensa silloge che a partire dal suo sottotitolo, “Schegge impazzite di emozioni legate all’amore” lascia presagire il filo rosso che tiene insieme i componimenti, appunto la potenza e la forza travolgente dell’amore.
L’opera, inserita all’interno della collana “Nuove Voci, Le Piume” vanta una duplice prefazione, quella della nota scrittrice Barbara Alberti e, a seguire, quella del sociologo Francesco Marchianò. Due voci forti all’interno del panorama della letteratura, attraverso cui il lettore può addentrarsi nella raccolta preparandosi a ciò che vi troverà: egli, sin da subito, è dunque avvertito della distanza temporale intercorsa tra la composizione di una lirica e l’altra; eppure, le poesie di Pignata risultano essere coerenti, legate indissolubilmente l’una all’altra, sia per una questione di contenuto sia, naturalmente, per una questione stilistica.
“La mia vita in un battito di ciglia” è un inno, un manifesto dell’amore che, attraverso una inedita delicatezza, ripercorre le emozioni sincere e l’idea dell’amore che il poeta Pignata possiede. Ciò che emerge prorompente è il ritmo percepito durante la lettura dei componimenti, al punto che, per utilizzare le parole di Marchianò, il libro può essere considerato alla stregua di un concept album – specie per la capacità di indagare, poesia dopo poesia, una tematica ben precisa, l’amore.
Alla base della silloge vi è sicuramente il vissuto del poeta, punto di partenza previlegiato che conduce il lettore a riflessioni secondarie, di carattere più generale. E poiché l’amore non si costituisce solo di gioia e felicità, le emozioni spaziano dal dolore alla passione, dal sogno alla realtà, dall’entusiasmo alla delusione. Tratto peculiare di “La mia vita in un battito di ciglia” è anche la miscellanea di prosa e poesia: forme utilizzate dall’autore in modalità differenti: se da una parte le poesie sembrano spingere i lettori e le lettrici verso una dimensione più riflessiva e generalizzata, le prose tracciano in modo sincero un profilo dell’autore a partire dal suo vissuto personale.
Significativa, in questo senso, è la prosa che apre “La mia vita in un battito di ciglia” che condensa la considerazione e la percezione di Pignata rispetto a quel sentimento protagonista dell’intera opera. L’amore che esiste in tante forme e modalità, che nasce in un modo e si evolve in un altro, perché quando può sembrare che la passione sia pronta a spegnersi in favore di un’abitudine relazionale è proprio in quel momento che comincia l’amore. L’amore che non è solo gioia e passione, ma che anzi si nutre di fatica e responsabilità, di punti di vista differenti, di un percorso individuale che nell’incontro si fonde con il vissuto dell’altro fino a dare esito a qualcosa che non esisteva prima. Amore che è soprattutto rispetto, comprensione dell’altro, ma anche differenza, per la moltitudine di modalità in cui le persone possono provare amore. Ma certe volte l’amore può anche prendere strade e direzioni diverse, esaurirsi in una delle due persone, “ed è allora che serve un paracarro, dove potersi sedere e rabbonire il cuore, curarsi le ferite, e magari per ripartire alla ricerca di un altro amore”. Perché l’amore non sempre è universale e totalizzante: talvolta arriva, talvolta esplode, altre volte si spegne; e solo chi sogna trova il coraggio di cercarne ancora, trovare altra linfa di cui nutrirsi.
SINOSSI DELLA SILLOGE
La mia vita in un battito di ciglia di Gianni Pignata è una silloge intensa e delicata che nei suoi versi distilla sentimenti ed emozioni in maniera sincera, senza formalismi, dando voce a ciò che il poeta prova. La raccolta, perciò, ha le sembianze di un concept, termine usato spesso per la musica ma che può essere comodamente, ed efficacemente, trasferito per descrivere il lavoro di Pignata: come i concept album ruotano attorno a un tema analizzandone le sfaccettature, così queste poesie indagano la stessa tematica che nello specifico è l’amore.
INFORMAZIONI SULL’AUTORE
Gianni Pignata è nato a Sanremo nel 1970. Una volta diplomato geometra e ottenuta l’abilitazione, ha iniziato da subito la libera professione nel campo dell’edilizia e dell’immobiliare. Da sempre appassionato di scrittura, ha raccolto poesie scritte nel tempo mentre affrontava passaggi tortuosi della sua vita.