È uscito il 20 di luglio il nuovo libro dello scrittore sardo Sebastian Ruggiero, “Il Fato racconta… Il fuoco: Prometeo e Fetonte” – in libreria con l’antologia di racconti “A cantar d’amore” (Janus editore) e il romanzo “Intrigo sull’Olimpo” (Giovane Holden Edizioni), grazie a cui ha conquistato il Premio Casentino, Firenze Capitale D’Europa e il concorso letterario Un libro amico per l’inverno.
È a partire dal lavoro cominciato con “Intrigo sull’Olimpo” che Ruggiero guida il lettore alla riscoperta dei miti greci e latini, un percorso metaforico e simbolico che fonda la sua ragion d’essere nelle prerogative della mitologia: analizzare il presente attraverso la rilettura delle storie fondanti delle divinità dell’Olimpo e dell’intera specie degli esseri umani. È un’analisi che si spinge oltre, quella di Ruggiero, il quale sprona il lettore a indagare non solamente ciò che lo circonda ma anche e soprattutto sé stesso.
I miti di Prometeo e Fetonte possono essere considerati delle odi alla consapevolezza.
In questi tempi intimamente legati alla necessità sempre accesa di dover performare a tutti i costi, i racconti mitologici legati a Prometeo e Fetonte invitano i lettori a comprendere sé stessi, a porsi all’ascolto dei propri limiti e delle capacità che ci rendono unici. A non uniformarci, anche. Per questo, nella narrazione di Ruggiero, il focus non è tanto sulla deviazione dalla norma (e dalle norme!) di cui si macchiano i protagonisti quanto sull’esperienza che deriva dall’errore e la comprensione del proprio io.
Grazie alla costruzione che viene data al testo, tanto Prometeo quanto Fetonte non vengono condannati dal lettore per le loro azioni, quanto compatiti, compresi – operazione che si traduce con una pieno coinvolgimento da parte di chi legge verso chi attraversa l’intreccio della storia. Potremmo individuare il maggior pregio dell’opera proprio nella capacità di costruire l’empatia – e dunque nel pathos, tanto caro al genere epico – tra chi vive il racconto e chi lo legge. Poiché è proprio questa immedesimazione totale che consente ai più giovani – a cui il libro è rivolto direttamente – di trarre dai fatti raccontati gli insegnamenti da veicolare per cui sono stati scritti.
I dialoghi sono un altro punto forte del testo: scritto attraverso un linguaggio coerente al tempo in cui si consuma la narrazione, non risultano mai pesanti o forzati, neanche quando si piegano con maggiore evidenza a un linguaggio più pop e meno alto, per imprimersi nelle menti di chi legge, ancora con più efficacia.
La scelta di raccontare i miti attraverso gli elementi naturali.
L’epica altro non è che il tentativo di raccontare il mondo e gli esseri umani, a partire dalla convinzione che ognuno rappresenti l’esatta sintesi di quegli elementi che ritroviamo attorno a noi, indispensabili per la nostra esistenza: l’acqua, il fuoco, la terra e l’aria. Viene difficile immaginare una qualsiasi forma di vita se uno soltanto di questi venisse meno, perciò la scelta di Ruggiero appare logica e coerente. Certo non si può fare a meno di pensare che questa scelta sia molto affine a un altro tema intimamente legato ai nostri limiti e alla capacità di riconoscerli: il rispetto della natura.
In questi tempi sempre più particolari, quando all’assenza delle mezze stagioni subentra la devianza da ciò che ci aspettiamo da quelle “piene”, l’unica cosa che possiamo fare – come Fetonte e Prometeo avrebbero dovuto e non hanno fatto – è interrogarci sui nostri passi. Che cosa abbiamo sbagliato? Quando abbiamo smesso di rispettare la natura e di attribuirci il potere, del tutto arbitrario, di poter resistere ai suoi cambiamenti?
La nuova pubblicazione di Sebastian Ruggiero parte dal mito per affrontare tematiche complesse e attuali. Nel farlo individua come interlocutori privilegiati gli stessi studenti e studentesse che lo scrittore ha conosciuto durante la sua carriera di dirigente scolastico – tanto che, nell’ultima parte del testo è presenta una selezione di esercizi e approfondimenti volti a inserire la lettura in un contesto più formativo e didattico. La speranza è che “Il Fato racconta…” raggiunga più persone possibili, attraversi il nostro tempo e possa vivere oltre le pagine e l’inchiostro.
Focus sull'autore
Sebastian Ruggiero è nato nel 1979, vive a Guspini in Sardegna. Laureato presso la Facoltà di Lettere di Cagliari, è stato insegnante nella scuola primaria. Ha conseguito due Master per l’amministrazione scolastica e la gestione delle organizzazioni complesse, e dal 2019 ricopre l’incarico di Dirigente Scolastico. Il suo romanzo d’esordio, Intrigo sull’Olimpo (Giovane Holden Edizioni, 2023), un retelling in chiave contemporanea del mito del rapimento di Persefone, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Un suo racconto breve dal titolo Lasciarti andare è comparso nell’antologia A cantar d’amore (Janus, 2024), curata da Vincenzo Soddu. Scopri i suoi romanzi su sebastianruggiero.it