Continua a crescere il settore della logistica il cui mercato, nel 2022 a livello globale, ammontava a quasi 8mila miliardi di dollari. Secondo il recente studio di settore pubblicato da Precedence Research, l'espansione del settore è destinata a una continua crescita con stime che prevedono il superamento dei 18mila miliardi di dollari nel 2030 con un tasso composto di crescita annuale tra il 2023 (quasi 9mila miliardi di dollari) e il 2030 del +10.7%. Una crescita che coinvolge anche l’Europa dove si prevede un tasso composto di crescita annuale del 10,2% in linea con quello globale. Tra i fattori che stanno favorendo la crescita del settore c'è sicuramente la forte espansione dell'e-commerce e lo spostamento delle preferenze dei clienti verso gli acquisti online. Inoltre il settore della logistica sta vivendo un cambiamento significativo verso la digitalizzazione e l’automazione. Le aziende del comparto stanno adottando sempre più tecnologie come l’Internet delle cose (IoT), l’intelligenza artificiale (AI), l’apprendimento automatico e la robotica per semplificare le operazioni, migliorare l’efficienza e ridurre i costi. Per quanto riguarda l’Italia, la situazione può definirsi complessa. Pur registrando incrementi di fatturato e di volumi, infatti, secondo il Logistic Performance Index 2023, lo studio che la World Bank ha pubblicato di nuovo dopo 5 anni di pausa e creato per aiutare i paesi a identificare le sfide e le opportunità che devono affrontare nelle loro prestazioni in materia di logistica commerciale. Proprio come nel 2018, l’Italia si trova nuovamente in 19? posizione nella classifica guidata da Singapore (con punteggio di 4,3), seguito dalla Finlandia (4,2) e da altri quattro paesi europei: Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Svizzera (4,1). Il Bel Paese deve accontentarsi di un punteggio di 3.7 così come Australia, Cina, Grecia, Norvegia, Sud Africa e Gran Bretagna. Nelle 6 categorie prese in considerazione, l’Italia brilla maggiormente per la puntualità delle consegne e per la capacità di tracciare e rintracciare i pacchi (il punteggio è di 3,9 in entrambe le categorie) mentre raccoglie solo 3,4 punti per quanto riguarda l’efficienza delle dogane e le spedizioni internazionali.
“Anche i recenti dati confermano quanto la logistica sia un settore che, negli ultimi anni, è cresciuto vertiginosamente – dichiara Umberto Ruggerone, presidente di Assologistica – Viviamo quindi un momento di grande crescita, di grandi opportunità, ma anche di grandi sfide. Il mercato sta cambiando e di conseguenza devono essere rimodulate le regole che lo governano perché una carenza di regole genera danni per tutto il settore con rischi per le imprese, per le aziende connesse e anche per i lavoratori. Dobbiamo puntare su un comparto che operi maggiormente in ottica di filiera e che sia più integrato sia al suo interno sia coi suoi committenti”.
Gli esperti del settore si sono recentemente incontrati al Richmond Logistics forum di Rimini, un momento di confronto nato su espressa richiesta dei Direttori Logistica e Supply Chain delle più importanti aziende italiane. Tra i temi trattati non è mancata la sostenibilità, intesa tanto come trasparenza e responsabilità di Governance d’impresa, quanto a livello sociale, come tutela e promozione dei diritti dei lavoratori. Valori che possono essere attestati grazie a Tiaki Logistics (tiakilogistics.com), la prima piattaforma che promuove lo sviluppo sostenibile dell’intera filiera in ottica ambientale, sociale e di governance. Il progetto è nato su impulso di EETRA srl SB, Società Benefit specializzata nella consulenza strategica per le imprese in ambito ESG, e di Claudio Honegger, AD di Richmond Italia, leader nel mercato degli eventi B2B dedicati alla logistica. Le due parti, incaricate da Assologistica, principale associazione italiana per la logistica, hanno esaminato esigenze, criticità e aspettative dell’intero settore. Uno strumento rivolto sia a chi cerca e sia a chi offre logistica rispondendo all’esigenza di responsabilità e trasparenza avvertita dagli operatori del settore e contribuendo a sostenere gli obiettivi dichiarati dalla Comunità Europea e recepiti dal Governo in termini di transizione sostenibile.
“Non va commesso l’errore di associare la parola sostenibilità esclusivamente al “green” ma va presa in considerazione l’intera tematica ESG – prosegue Ruggerone – La sostenibilità ambientale è già intrinseca nella logistica che da sempre punta a ridurre gli impatti, ma i parametri ESG stanno diventando sempre più vincolanti per questo sono da apprezzare i grandi sforzi che le aziende stanno mettendo in campo per certificarsi in questa direzione. Va aumentato l’impegno rivolto alla sostenibilità sociale lavorando sulle persone che rappresentano la ricchezza di questo settore”.
Tiaki Logistics può, tra le altre cose, garantire la verifica documentale, per misurare responsabilità sociale e trasparenza, e attestare la conformità giuridico-amministrativa e la sostenibilità ESG tanto delle singole aziende quanto delle intere filiere. Gli attestati assegnati sono due: l'attestato Tiaki Logistico viene rilasciato a singole imprese qualificate come fornitori all'interno della piattaforma per l'impegno nello sviluppo sostenibile e la conformità ai parametri ESG mentre l'attestato Tiaki Filiera viene rilasciato a filiere composte da fornitori qualificati Tiaki Logistico per premiare l’impegno collettivo nello sviluppo sostenibile e la conformità ai parametri ESG. Un’attestazione che si rivela un grande vantaggio a disposizione della committenza. Il tutto a dimostrazione che lo sviluppo sostenibile non è solo uno slogan, ma il valore su cui si fonda l’intero progetto, in modo da offrire uno strumento in grado di guidare e supportare lo sviluppo sostenibile in ottica ambientale, sociale e di governance.