Un contributo a fondo perduto per chi realizza un progetto imprenditoriale nel Comune di San Mauro Castelverde.
Il bando scade il prossimo 29 settembre ed è aperto alle micro, piccole e medie imprese già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore e le imprese agricole per iniziative non riconducibili ai settori della produzione primaria dei prodotti agricoli.
Il contributo massimo ottenibile è di 75.000 euro nella misura massima del 90% dell’iniziativa imprenditoriale che può diventare il 100% nel caso di nuove imprese o già costituite a prevalente titolarità giovanili e femminili.
"Il significativo processo di rigenerazione territoriale in atto da diverso tempo a San Mauro Castelverde – spiega il responsabile de progetto Borghi, Fabrizio Ferreri dell’Università di Catania - intende aprirsi alle migliori energie del mondo produttivo e culturale provenienti da fuori. Forze giovani, dinamiche che intendano investire su un territorio vivo e in crescita. Saranno, insieme agli attori della comunità locale, le nostre indispensabili energie di futuro".
L’opportunità, che non è vincolata solo ai residenti nel Comune di San Mauro, nasce dal fatto che il comune madonita è assegnatario di risorse per i Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici. Stiamo parlando del progetto denominato: "Borgo vivo: San Mauro Castelverde dal mandamento al cambiamento" al quale dovranno fare riferimento in termini di coerenza e sinergia i progetti imprenditoriali da finanziare.
“Il cambiamento a San Mauro è già in atto e passa soprattutto dallo sviluppo economico. Questo bando – afferma il sindaco Giuseppe Minutilla – legato al progetto Borghi è la testimonianza del cambio di passo che stiamo realizzando. Il nostro obiettivo quotidiano è quello di offrire opportunità incoraggiando l’imprenditoria dalla quale può nascere occupazione e sviluppo.”
I progetti imprenditoriali potranno essere articolati in coerenza con i due campi di intervento previsti e cioè l’efficienza energetica e la protezione, sviluppo e promozione dei beni turistici pubblici e dei servizi turistici, con coefficiente climatico pari a zero. In quest’ultimo ambito potranno essere previsti investimenti finalizzati a rafforzare e qualificare l’offerta di beni e servizi nel quadro degli obiettivi di incremento dell’attrattività locale, mentre nel primo caso gli investimenti saranno destinati al risparmio energetico collegato alle sedi aziendali o ai processi produttivi/organizzativi, a ridurre le emissioni derivanti dai trasporti e dalla mobilità collegata alle attività aziendali, ad introdurre o incrementare l’uso di fonti energetiche rinnovabili come il fotovoltaico e l'eolico.
Le proposte dovranno altresì rispondere ai bisogni effettivi dei residenti, avendo come obiettivo quello di costruire imprese che rafforzino la strategia rigenerativa scelta dal Comune e generino benessere nelle comunità residenti. Tutti gli adempimenti burocratici sono affidati ad Invitalia; i progetti proposti dovranno essere avviati dopo la presentazione della domanda, la durata massima prevista è di 18 mesi e dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025.