Esperienze, idee e progetti per una farmacia sempre più prossima ai bisogni socio-sanitari dei territori. Questo tema sarà trattato dal dottor Ennio Duranti, presidente delle Farmacie Comunali di Arezzo, nel corso del convegno “Diritti, doveri e responsabilità del medico pubblico” in programma sabato 9 settembre nella calabra Lamezia Terme. La giornata di studi e di dibattito, promossa dal sindacato dei medici Cimo e dalla Speme - Società per la Promozione dell’Educazione Medica, riunirà specialisti di diversi settori per trattare le più recenti evoluzioni professionali e deontologiche della figura del medico, proponendo anche un focus sugli sviluppi in ambito farmaceutico.
Il compito di approfondire questo argomento è stato affidato a Duranti che, per anni primario di nefrologia dell’ospedale San Donato e segretario del Cimo di Arezzo, è attualmente alla guida delle otto Farmacie Comunali di Arezzo e che è stato dunque invitato come espressione di entrambi gli ambiti coinvolti: farmaceutico e medicale. La relazione avrà come titolo “Il ruolo delle Farmacie Comunali nell’ambito della Medicina Territoriale” e troverà il proprio cuore nella presentazione delle più recenti frontiere della “farmacia dei servizi” come spazio capace di offrire una gamma di prestazioni socio-sanitarie sempre più amplia, diversificata e all’avanguardia per stimolare l’educazione alla salute e per sviluppare il concetto di prevenzione in un regime di sussidiarietà con il Servizio Sanitario Nazionale. «
La presenza di diversi servizi- spiega il dottor Duranti, -
configura le farmacie come il presidio sanitario più prossimo e più immediato per i bisogni primari dei cittadini, offrendo risposte con immediatezza e affidabilità. L’esperienza delle Farmacie Comunali di Arezzo, dunque, sarà presentata nel corso di questo convegno organizzato in Calabria per condividere con i medici l’importanza di attivare sempre più forti sinergie in virtù delle potenzialità delle farmacie in supporto alla medicina territoriale e nella risposta nei confronti della popolazione. Il ruolo delle farmacie sarà infatti sempre più necessario come tramite tra ospedale e territorio, tra medici di famiglia e specialisti ospedalieri, soprattutto per il controllo e la cura delle patologie croniche con una particolare attenzione agli anziani. Tutto questo contribuisce a calare ancor di più nella realtà i modelli di “Medicina di iniziativa” e “Chronic care model” su cui la Regione Toscana è da anni antesignana».