Le
disuguaglianze di salute sono profondamente influenzate dalla iniqua distribuzione
delle risorse economiche e dei servizi tra i diversi gruppi socioeconomici. Uno
studio di Häkkinen et al. (2008) conferma che gli utenti di cure a lungo
termine provenienti da contesti socioeconomici più svantaggiati tendono a
sostenere spese sanitarie totali più elevate rispetto ai loro omologhi con un
livello socioeconomico più elevato. Questo accade a causa di una maggiore
esposizione a fattori di rischio, minori risorse personali per affrontare le
malattie e un accesso diseguale ai servizi sanitari preventivi. Il gradiente
sociale della salute pervade l'intera società, manifestandosi anche nelle
differenze di reddito tra la classe cosiddetta benestante: chi occupa posizioni
inferiori soffre di un numero significativamente maggiore di malattie e ha una
maggiore probabilità di morte prematura rispetto a chi si trova in posizioni
superiori.
Fattori
di natura materiale e psicosociale contribuiscono a queste disuguaglianze, i
cui effetti si riscontrano in molte malattie e nelle principali cause di
mortalità. Gli svantaggi possono assumere forme diverse e comprendere aspetti
come la scarsità di risorse familiari, una formazione scolastica inadeguata,
condizioni lavorative precarie o rischiose, abitazioni degradate, difficoltà
nel crescere una famiglia in contesti problematici o il dover affrontare la vecchiaia
con una pensione insufficiente. Più a lungo le persone vivono in situazioni
economiche e sociali stressanti, maggiori saranno le ripercussioni negative
sulla loro salute, riducendo la possibilità di godere di una vecchiaia serena e
in buone condizioni di vita. (R. Wilkinson et. al. 2003). Ricerche sul campo e
studi osservazionali evidenziano che le basi della salute in età adulta si
formano durante la prima infanzia e il periodo prenatale.
Esperienze
negative precoci durante l’infanzia influenzano il processo di sviluppo, influenzando
parte il patrimonio biologico dell'individuo lungo l’intero arco della vita.
Condizioni sfavorevoli durante la gravidanza, come carenze nutrizionali, stress
materno, abitudini nocive come il fumo, l’uso di droghe e alcol, la mancanza di
attività fisica e cure prenatali inadeguate, possono compromettere lo sviluppo
ottimale del feto, aumentando i rischi per la salute futura. Buone abitudini di
salute, come un’alimentazione equilibrata, l’esercizio fisico e l’astensione
dal fumo, sono spesso legate agli esempi ricevuti in famiglia, tra pari e
attraverso un’istruzione adeguata. Una crescita fisica rallentata durante
l’infanzia può compromettere lo sviluppo cardiovascolare, respiratorio,
pancreatico e renale, incrementando il rischio di malattie nell’età adulta. Uno
studio di grande rilevanza per il confronto tra dati e l'impatto delle
esperienze precoci sulla salute è il "Adverse Childhood Experiences
Study" (ACE Study).
Questo studio ha
esaminato il legame tra esperienze infantili avverse (ACE) come abusi,
trascuratezza e ambienti familiari disfunzionali, e i rischi per la salute
fisica e mentale nell'età adulta. È emerso che un aumento delle esperienze
negative durante l'infanzia è associato a un rischio significativamente
maggiore di sviluppare malattie croniche, problemi psicologici e una riduzione
dell'aspettativa di vita.
Tra
il 1995 e il 1997, oltre 17.000 adulti californiani hanno partecipato a uno
studio compilando il questionario
ACE (Adverse
Childhood Experiences), e sono stati monitorati nel lungo termine per
valutare i loro esiti di salute. Il questionario includeva dieci categorie di
esperienze negative durante l'infanzia: tre relative ad abusi, cinque a
disfunzioni familiari e due alla trascuratezza. I medici hanno esaminato la
relazione tra le esperienze vissute nell’infanzia e lo stato di salute,
valutando il rischio associato a un ampio spettro di patologie importanti e
problemi psicologici, comportamentali e sociali. È emerso che un numero maggiore
di esperienze sfavorevoli nell’infanzia (ACE) era correlato a un rischio
crescente di sviluppare patologie mentali e fisiche. Per ciascuna patologia
studiata, il rischio aumentava proporzionalmente al punteggio ACE. Ad esempio,
una persona con un punteggio ACE di 4 presentava un rischio quadruplicato di
sviluppare una patologia cardiaca o un tumore. Chi raggiungeva un punteggio di
5 aveva un rischio da 8 a 12 volte superiore di diventare dipendente da alcol o
droghe, soffrire di depressione o tentare il suicidio. Inoltre, chi riportava
un punteggio ACE di 6 o superiore aveva un’aspettativa di vita inferiore di ben
20 anni rispetto a chi non aveva vissuto tali esperienze. Le ACE hanno un
effetto cumulativo sulla salute: più alto era il punteggio ACE, maggiore
risultava il rischio di soffrire di patologie gravi. In particolare, le persone
con più di sette ACE avevano un rischio triplicato di sviluppare il cancro ai
polmoni e una probabilità 3,5 volte maggiore di soffrire di cardiopatia
ischemica.
La
consapevolezza delle ripercussioni che le determinanti socioeconomiche hanno
sulla salute e sulla spesa sanitaria è ancora limitata. Non affrontare e non
colmare queste disparità in tempo potrebbe comportare costi molto più elevati,
incidendo significativamente sul carico di sofferenza, con conseguenti impatti
negativi sull’intera società. Le cause più frequenti delle malattie delle
popolazioni sono di origine ambientale: esse, riflettendo i cambiamenti nei
nostri stili di vita, si modificano con molta rapidità rispetto alla lentezza
con la quale avvengono i mutamenti genetici. È per questo che la speranza di
vita è considerevolmente aumentata nelle ultime generazioni; è per questo che
in alcuni stati europei la salute è migliorata, mentre in altri è peggiorata,
ed è per questo che le differenze nella salute fra gruppi sociali differenti sono
aumentate o diminuite a seconda di come sono cambiate le condizioni sociali ed
economiche.
Non
sono semplicemente le condizioni di deprivazione materiale a essere dannose per
la salute; è importante anche il significato sociale dell'essere poveri,
disoccupati, socialmente esclusi o stigmatizzati in altro modo. In quanto
esseri sociali, non solo abbiamo bisogno di buone condizioni materiali, ma
dall'infanzia in poi, abbiamo altresì la necessità di sentirci valutati e
apprezzati. Abbiamo bisogno di società accoglienti, di sentirci utili
e di esercitare un maggior controllo sul lavoro che svolgiamo. In mancanza di
ciò si è maggiormente soggetti a sentimenti di ostilità e di disperazione che si ripercuotono sulla salute
fisica.
Bibliografia:
R. Wilkinson, M. Marmot (2003). Social determinants
of health. The solid facts. Second edition. OMS.
https://psicoadvisor.com/limpatto-delle-esperienze-infantili-sulla-salute-ace-study-le-ricerche-sulle-esperienze-infantili-avverse-24495.html