In questo racconto autobiografico, l’incontro con la sofferenza mentale dei pazienti si alterna ad episodi personali, a sottolineare la continuità tra i paesaggi umani e a suggerire al lettore come, dalle difficoltà della vita, possa scaturire una sorprendente fiducia nell’esistenza stessa: la fiducia in ciò che deve ancora accadere. Matteo Maria Bonani attraversa i propri precipizi interiori e gli inferni dei suoi pazienti scegliendo di non contrastare i venti impetuosi ma di danzare con le correnti per navigare nell’oceano irrazionale dell’esistenza. Scrive l’autore: “Andare avanti, oltre il punto dove abbiamo imparato a credere non sia possibile, è una capacità di vitale importanza”. Aggiunge Bonani: “Ogni vita merita un romanzo, hanno detto Erving e Miriam Polster, due psicoterapeuti di lunga esperienza. Questo racconto intreccia la mia storia e quella di altre esistenze segnate da ferite talvolta estreme. Mi hanno insegnato che in ognuno di noi vi sono i semi per far crescere la pianta della fiducia nella vita”. Matteo Maria Bonanivive a Padova dove svolge l’attività di psicoterapeuta, docente e supervisore nell’area della psichiatria, delle disabilità e della tutela del minore. Insieme alla moglie si dedica alla musica medicina e tiene seminari per l’evoluzione personale attingendo alle filosofie orientali e alle tradizioni sciamaniche. È coautore del libro “Il canto della foresta. Ayahuasca e medicina sciamanica” (con Silvia Riccamboni, Mauna Loa Edizioni 2022).
Prima o poi ogni psicoterapeuta realizza che la capacità di stare con il dolore dell’altro ha molto a che vedere con l’accettare di stare con il proprio. In questo racconto autobiografico, l’incontro con la sofferenza mentale dei pazienti si alterna ad episodi personali, a sottolineare la continuità tra i paesaggi umani e a suggerire al lettore come, dalle difficoltà della vita, possa scaturire una sorprendente fiducia nell’esistenza stessa: la fiducia in ciò che deve ancora accadere. Matteo Maria Bonani attraversa i propri precipizi interiori e gli inferni dei suoi pazienti scegliendo di non contrastare i venti impetuosi ma di danzare con le correnti per navigare nell’oceano irrazionale dell’esistenza. La stella danzante che nascerà dal caos è un’inaspettata scoperta: il salto nel buco nero può portare alla rinascita, l’essere umano è molto più di quello che ha imparato a credere di essere perché, oltre i desideri e le paure, c’è l’infinito con le sue innumerevoli potenzialità. Scrive l’autore: “Andare avanti, oltre il punto dove abbiamo imparato a credere non sia possibile, è una capacità di vitale importanza”.
Fonte notizia
www.marchenotizie.it oceano-irrazionale-di-matteo-maria-bonani-mauna-loa-edizioni 2022 09 23 147080