Lara Campoli è Presidente di INSS Imprenditore non sei solo, la prima Onlus in Italia che supporta gli imprenditori in difficoltà attraverso un programma di formazione e orientamento gratuito erogato mensilmente.
Lara, 31 anni romana, viene da una formazione scientifica, seguita da un corso universitario triennale in comunicazione e terminato con una laurea magistrale in marketing. Proprio questo è il settore nel quale ha iniziato a lavorare una volta laureatasi. “Ho avuto la possibilità di specializzarmi in lead generation, ma soprattutto ho seguito e supportato oltre 600 case history. Questa è stata per me una grande scuola, mi ha permesso di avvicinarmi alle aziende, ognuna operava in un diverso settore, e di consolidare la mia professione in qualità di consulente marketing”.
Mentre cresceva professionalmente, ha avuto l’opportunità di incontrare Paolo Ruggeri, founder di INSS, che desiderava sviluppare il progetto dell’Associazione. “Insieme a Enrico Tosco, ho deciso di sposare l’idea. Ho riconosciuto i valori in cui credo. Ho sempre desiderato aiutare imprenditori in difficoltà”.
Era il 2018. INSS stava nascendo “Il 5 maggio e il 5 giugno abbiamo organizzato le prime due giornate gratuite aperte al pubblico. Abbiamo invitato gli imprenditori che avessero bisogno, o che fossero solo curiosi, a venire. Il messaggio è stato Non sei solo, vieni, ti aiutiamo. Molto forte, fin da subito, è stato il valore dell’aiuto”.
Nel settembre 2018, è stata fondata la Onlus. Ho iniziato a lavorare da sola, nel 2019 è arrivato l’attuale Vice presidente Andrea Turrini, e i primi colleghi, oggi nel team direttivo, nel 2020. “L’anno precedente avevo già scelto di lasciare il mio lavoro, desideravo dedicarmi pienamente a questo progetto”.
“Ho scelto quest’attività perché credo che tutti nella vita possiamo vivere momenti difficili. L’imprenditore è lasciato solo: sono passati tre anni da quando abbiamo presentato la domanda per diventare Onlus a quando abbiamo ottenuto lo status di Associazione No Profit. L’imprenditore in difficoltà non è considerato un soggetto indigente – ricorda Campoli –“Ma dietro a un imprenditore ci sono un figlio, un padre, una mamma, una persona che soffre perché non può pagare i collaboratori, un uomo che non dorme perché preoccupato. Con le mie competenze di marketing, ho capito che potevo fare la differenza. Strategie semplici, azioni pratiche e rapide potevano già aiutare queste persone a reagire”.
Il volontariato ha sempre caratterizzato le giornate di Campoli, anche quando era più giovane. È stata in Costa Rica e in diversi altri Paesi, in supporto ad associazioni occupate in centri che riabilitano animali malati. “Il valore dell’aiuto per me, per mia sorella e la mia famiglia, è sempre stato fortissimo. Mia sorella è stata adottata. In casa abbiamo sempre accolto altre persone che, finché non riuscivano a integrarsi nella nostra società, vivano con noi”.
Lara ricorda quel giorno in cui personalmente ha risposto al numero verde di INSS per la prima volta: “Era un imprenditore che voleva suicidarsi. Ho parlato con lui e, con le mie parole, sono riuscita a infondergli coraggio. E lui ha scelto di mettersi in gioco. Lì ho capito che, grazie alle mie competenze, avevo una responsabilità. Ero ancora giovane, non così formata ma seppure avessi poche competenze tecniche sulla crisi di impresa, con la mia volontà e le mie intenzioni potevo fare già tantissimo. Ho visto poi la soddisfazione, e la gratitudine, negli occhi di chi aveva smesso di credere nella vita”.
Negli anni Campoli ha sviluppato skills importanti, ha affrontato centinaia di casi studio diversissimi, moltissime crisi di impresa, ciascuna con le proprie dinamiche e oggi ha un know how importante che le permette, insieme ai tanti volontari della Onlus, di aiutare gli imprenditori, le partite IVA e le piccole imprese che sono il futuro del Paese.
Lara oggi gestisce 200 persone, coordina i volontari e gli interni che si affidano a lei per aiutare gli altri. Progetti futuri per la Onlus? “Radicarci in tutta Italia, sviluppare una classe per regione, accogliere fino a 10mila aziende. In 4 anni il lavoro svolto è stato tantissimo, ma se pensiamo alla totalità delle imprese italiane non abbiamo fatto niente. Abbiamo bisogno di fondi, di persone che credano nel progetto, che aiutino i volontari e che vengano anche ad aiutarci in maniera attiva. Attivare una classe di volontari che aiuti gli imprenditori in difficoltà costa circa 35 mila euro, tra spazi da affittare e promozione noi andiamo avanti, ma abbiamo bisogno d’aiuto”.
A oggi il fatturato totale raggiunto dalle imprese supportate da INSS è pari a oltre 32 milioni; le famiglie italiane aiutate a fine 2022 ammontano a 732.
Nel 2023 si è registrato un incremento importante, rispetto al 2022, di imprenditori che stanno seguendo un percorso di assistenza per farsi aiutare, che sono passati da 247 a 459 ( +86%). Sono numeri che sottolineano la gravità della situazione in cui versano tante piccole aziende in Italia ma che confermano, anche, quanto prevalga il desiderio di farsi aiutare anziché. A oggi gli imprenditori con attività sanate che hanno concluso il percorso formativo sono 696 e il fatturato “salvato” è pari a oltre 32 milioni ma si può e si deve fare di più. Aiutare gli altri fa crescere; lo rivela un’indagine interna tra i 275 imprenditori volontari di INSS dove il 79% dichiara, grazie al percorso formativo svolto, di aver incrementato il proprio fatturato aziendale. Nel 2021 l’associazione ha ricevuto, inoltre, una sovvenzione dal Parlamento Europeo che ne ha riconosciuto il valore. Le donazioni ricevute dalla Onlus dal 2018 ammontano a 900mila euro. Dal 2022 la Onlus ha accesso al 5Xmille, fornendo ai suoi sostenitori un nuovo strumento per finanziare il progetto e aiutarlo a crescere.
Fonte notizia
imprenditorenonseisolo.it