Casa dolce casa: tranquilla, silenziosa, accogliente. Ma allora quei tacchi che ticchettano fastidiosamente al piano di sopra? E il bambino del vicino che strilla o, ancora, la musica al piano inferiore? L’agognata assenza di rumori, gli stessi che infastidiscono anche chi ci sta intorno e per evitare i quali limitiamo la nostra libertà, sembra una chimera. Eppure può essere ottenuta facilmente grazie alle più moderne soluzioni fonoisolanti e/o fonoassorbenti disponibili sul mercato.
Oggi star bene all’interno della propria casa, nell’ambiente in cui si vive e si lavora, è di fondamentale importanza: sono sempre di più le persone che si rendono conto del beneficio che deriva da un corretto isolamento dai fastidi o, al contrario, del malessere che provocano.
Le conseguenze del rumore
Diversi studi svelano le conseguenze psicologiche del rumore subìto e provocato: stress, mancanza di privacy o la sgradevole sensazione di sentirsi "spiati". Un tema che trova riscontro dai valori raccomandati dall’OMS e dalla normativa italiana, che fissa il limite dei 65 decibel nel periodo diurno e di 55 in quello notturno.
La soglia del dolore è considerata dai 120 dB, ma i danni psichici, neurovegetativi e uditivi si manifestano prima, già dai 90 dB. Il fastidio però viene percepito molto prima: ad esempio un’esposizione prolungata a un rumore di 30-40 dB può già provocare disturbi del sonno. Un confine facilmente superabile se si pensa che l’emissione sonora di un aspirapolvere a 3 metri di distanza si aggira tra i 60 e i 70 dB, o che il rumore del traffico a 15 metri è tra gli 85 e i 90 dB.
Proprio i trasporti sono tra le fonti sonore più impattanti: circa 18 milioni di persone in Europa sono soggette a lunga esposizione al rumore proveniente dai mezzi e secondo l’Agenzia europea dell’ambiente “Aea”, se non si interviene tempestivamente, sarà improbabile raggiungere i goal della Commissione Europea che punta, entro il 2030, a ridurre del 30% rispetto al 2017 il numero di persone cronicamente disturbate da questo tipo di rumore.
Il benessere in casa senza rumori molesti
Lavorare per migliorare il comfort acustico nelle case è quindi oggi requisito fondamentale per favorire il benessere. Se nelle abitazioni di nuova costruzione è obbligatorio per legge ottenere un determinato livello di isolamento acustico sia per le partizioni orizzontali (pavimenti) che per le partizioni verticali (pareti), nelle ristruttuazioni diventa un must per garantire l’ideale abitabilità degli spazi.
Un ampio spazio di miglioramento c’è: in Italia, secondo l’Ansa, sono tra i 3,1 e i 3,7 milioni gli edifici da ristrutturare entro il 2033 in base a quanto prevede la proposta sull’efficientamento energetico degli immobili al vaglio dell’Eurocamera. I dati riguardano l’efficientamento energetico ma, se gli edifici sono vetusti in questo senso, è molto probabile che lo siano anche per quanto concerne il tema del rumore.
La soluzione al problema
Secondo l’osservatorio Tecnasfalti Isolmant, azienda che opera nel settore dell’isolamento acustico dal 1976, si tratta di un percorso più che fattibile, percorribile con diversi livelli di intervento: da quelli da attuare in fase di ristrutturazione, con materassini che si posano sotto al pavimento come IsolTile e Isolmant Top Incollapavimento o pannelli che si posano a parete come quelli della gamma 4you by Isolmant, fino alle soluzioni di design funzionale da applicare come elementi d’arredo senza interventi di ristrutturazione come isolspace e isolspace Skin.
Da oggi il rumore non fa più rumore!
Per conoscere, affrontare e risolvere l’inquinamento acustico con soluzioni efficaci, Isolmant ha lanciato il podcast inedito “Il rumore non fa più rumore”: ascoltalo su Spotify!