Gian Maria Mossa guida Banca Generali dal 2017 e oggi l’Istituto è leader nella gestione delle masse con 83 miliardi di euro. L’AD è stato intervistato dal “Corriere della Sera” sugli ultimi avvicendamenti che hanno scosso il settore.
Gian Maria Mossa: “Ho fiducia nella politica monetaria. Su trasparenza fatti passi da gigante”
L’emergenza Svb, il salvataggio di Credit Suisse e il crollo di Deutsche Bank sono alcuni degli episodi che negli ultimi mesi hanno scosso i mercati finanziari. Parlare di contagio tuttavia non ha alcun senso. A spiegarlo è Gian Maria Mossa, Amministratore Delegato di Banca Generali. In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, il manager ha evidenziato “i passi da gigante” compiuti dal settore bancario negli ultimi dieci anni sul fronte dei costi, della trasparenza, del rafforzamento del capitale. Un risultato possibile grazie soprattutto ai Regulators e in particolare allo sforzo della Bce, che secondo l’AD è riuscita a creare “anticorpi senza precedenti” proprio per prevenire tali scenari. Casi come quelli citati vanno considerati singolarmente, ha spiegato Gian Maria Mossa ricordando che proprio la Bce ha escluso la possibilità che si verifichino in Europa episodi come quello di Credit Suisse. L’AD di Banca Generali si è poi detto ottimista per quanto riguarda il rialzo dei tassi di interesse deciso dalle banche centrali a seguito della spinta inflazionistica. “Ho molta fiducia nella politica monetaria: quando l’inflazione cresce in modo tanto violento, tu devi fare di tutto per evitare che questa vada ad influenzare le aspettative di prezzo future. Dall’altra parte – ha aggiunto – vediamo una politica fiscale che rimarrà a lungo espansiva, con i consumi privati che continuano comunque a tenere. Credo che i mercati stiano premiando più la volontà dei governi di sostenere l’economia che la preoccupazione per la stretta monetaria. Sono elementi di ottimismo”.
Gian Maria Mossa: “Nel primo trimestre forte reazione dei mercati. Clienti? Oggi chiedono protezione”
A dare forza alle previsioni ottimistiche di Gian Maria Mossa anche la qualità delle aziende italiane e la “generosità dei governi”, che hanno evitato il ripetersi della tempesta perfetta dello scorso anno: “Oggi non sottovalutiamo l’effetto positivo di avere uno zoccolo duro derivante dai rendimenti obbligazionari. Detto questo il mercato azionario non è a buon prezzo, però le aziende a mio avviso hanno colto l’occasione di ristrutturarsi e oggi sono più forti e sane”. Fondamentale analizzare anche possibili shock futuri, soprattutto considerate le tensioni tra Cina e Stati Uniti. Non è un caso che i clienti chiedano sempre maggiore protezione, sottolinea l’AD di Banca Generali, e se i player italiani vogliono rimanere al passo c’è bisogno di un percorso di consolidamento del settore: “A mio modo di vedere è soprattutto nel risparmio gestito che sarebbe opportuno costruire qualcosa di solido e più strutturato, perché dobbiamo riappropriarci delle fabbriche prodotto e perché parliamo di un grande patrimonio nazionale”. Patrimonio, conclude Gian Maria Mossa, che Banca Generali intende valorizzare servendosi della propria rete di consulenza, la prima in Italia a caratterizzarsi per la logica strutturata di wealth management: “Nel nostro settore la differenza viene fatta dai professionisti con cui si lavora e sono davvero onorato di guidare un team tanto capace”.