È impossibile non restare affascinati dall’arte di Geremia Cerri. Le sue opere sono vive e coinvolgenti, al punto da condurre lo spettatore a sentire l’istintuale e irrefrenabile desiderio di immergervi. Il dinamismo della pennellata è richiamo a toccare i soggetti per sentirne l’essenza. Il piumaggio di un gallo, la pelle morbida del maialino, le increspature di un campo di girasoli sul finire di stagione. Geremia Cerri è un’artista fuori dagli schemi. Qualsiasi tecnica usi, dall’acquerello all’acrilico, dall’olio alla matita, è portata all’estremo della contemporaneità, lasciandosi ispirare dagli strumenti di creazione più anticonvenzionali possibili. Per l’artista, infatti, l’atto creativo non deve annoiare il pubblico ma trasferirli tutta la passione di cui è pervaso mentre lavora. L’arte è poetica ribellione, è ricerca dell’individuale libertà umana. Libertà che consiste, per Geremia Cerri, nell’assecondare la propria indole di osservatore della realtà che lo circonda e riprodurla lasciandosi ispirare dalla texture che disegna la natura. L’artista crea, così, tessuti di colori di vibrante espressività, rendendo viva la sua indagine. La competenza tecnica, unita al desiderio di comunicare, non tanto cosa, ma come vedono i suoi occhi, crea opere di raffinata bellezza, dove anche l’innovativo supporto diventa soggetto. Geremia Cerri ama l’arte in tutte le sue forme, spaziando, sin da ragazzo, dalla pittura alla musica. E se tendiamo l’orecchio alle sue opere, vi assicuro che è jazz quello che sentirete. Una sinfonia ritmica e imprevedibile di texture e colori che rende impossibile annoiarsi.
Alessia Ferraro