Promosso dal Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università Guglielmo Marconi, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma, il seminario “Finanza e Crisi Aziendale” ha coinvolto esperti del settore. L’intervento del CEO e Partner di CAP Advisory Fabio Cassi.
Il CEO e Partner di CAP Advisory presente al seminario “Finanza e Crisi Aziendale”
“Finanza e Crisi Aziendale. Aspetti normativi, nuovi strumenti, vincoli bancari” è il titolo del seminario che si è tenuto il 29 novembre scorso. L’evento di approfondimento ha riunito diversi professori e professionisti del settore con lo scopo di analizzare ed esplorare un tema di grande attualità e interesse, la crisi aziendale. Al convegno ha preso parte anche il CEO e Partner della boutique finanziaria CAP Advisory Fabio Cassi. A seguito di una breve introduzione, il Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali ha proseguito con una riflessione sul tema delle zombie firms. Oggi in Italia sono numerose le imprese le cui performance economiche negative portano, in alcuni casi, all’incapacità di saldare gli interessi sul debito contratto: nonostante si sottraggano inoltre a percorsi di risanamento e ristrutturazione, rimangono tuttavia attive sul mercato. “I fenomeni di zombificazione delle imprese, rilevanti nei periodi di crisi sistematiche e post crisi sistematiche, che scaturiscono da sostegni pubblici diffusi e da comportamenti del sistema bancario non ortodossi – ha spiegato il Direttore – rappresentano fenomeni in grado di deprimere i livelli di produttività e di innovazione in un sistema Paese”. La presenza di assetti normativi incapaci di intuire con tempestività le crisi aziendali, e regolarle quindi in breve tempo, rappresenta una delle principali cause della zombificazione.
CAP Advisory, l’intervento di Fabio Cassi
Terminate le relazioni degli ospiti presenti, Fabio Cassi, Nicola Lucido, Lucio Ghia e Luca Domenici hanno preso parte alla tavola rotonda conclusiva “Professionisti e consulenti”. Il CEO di CAP Advisory ha quindi introdotto il tema del codice della crisi: secondo l’esperto, trattandosi di un tema che non interessa esclusivamente l’imprenditore, il problema non può essere risolto soltanto attraverso le norme. “Riguarda anche – spiega – tutti i professionisti che lavorano insieme agli imprenditori, riguarda le banche, riguarda tutto il mondo circostante”. Si tratta infatti di “un fatto culturale non risolvibile solo con la norma o con le procedure di allerta”. Da qui nasce il forte interesse verso la managerializzazione delle aziende. In alcune importanti realtà italiane capaci di generare ricavi di tutto rispetto, l’azionista è rappresentato dal Presidente, dall’AD, dal capo delle risorse umane. Se le aziende si trovano ancora in una fase di crescita, allora può essere un elemento positivo, se mirano invece a una fase di consolidamento, in tal caso ne scaturisce il bisogno di managerializzarsi. “Ci aspetta un periodo delicato e le ristrutturazioni aumenteranno nei prossimi mesi”, ha concluso il Partner di CAP Advisory, augurandosi che tutte le parti in gioco (società, banche, servicer ecc.) collaborino in maniera proficua con l’obiettivo di risanare con successo le aziende che necessitano di un percorso di ristrutturazione.