Architettura francescana a Lodi: il Tempio di San Francesco (scheda)

               

immagine pubblicata da Dtcultura.com

 

Luogo: Lodi (Lombardia).

Tema: architettura del Medioevo.

Descrizione: la conferenza Architettura francescana a Lodi: il Tempio di San Francesco ha descritto le origini, lo sviluppo e le peculiarità di uno fra i più celebri monumenti di Lodi: la chiesa di San Francesco. L’evento ha esaminato le caratteristiche del complesso architettonico dal XII al XIX secolo: la committenza, i restauri e i rapporti con il tessuto urbano circostante. Dal Duecento l’edificio francescano è un cardine della vita religiosa cittadina. Inoltre, rappresenta uno dei più significativi monumenti artistici di Lodi. Nel sesto decennio del XIII il vescovo Bongiovanni Fissiraga concesse ai frati francescani la chiesa di San Nicolò, insieme ai vicini sedimi già compresi nelle proprietà della famiglia Pocalodi. Antonio Fissiraga, poi, promosse l’erezione del Tempio francescano negli anni ’80 del Duecento. La costruzione della chiesa proseguì fino al 1304 e nel 1290 vi fu posto il sepolcro dello stesso vescovo Bongiovanni. In questo periodo varie famiglie nobili di Lodi cominciarono a ottenere in San Francesco tombe proprie e patronati delle cappelle. Pareti, piloni e volte della chiesa ospitano un ricco corredo pittorico, realizzato in gran parte fra il XIV e il XV secolo. Secondo i casi, le opere richiamano la miniatura bolognese, la pittura veneta, il lavoro di Giotto e quello di Giovannino de’ Grassi. Il tutto influenzato dal Gotico internazionale, diffuso nella zona del Ducato di Milano governato dai Visconti. Tre furono i principali decoratori attivi nel cantiere francescano durante il Trecento: il Maestro di Ada Negri, quello di San Bassiano e quello della Tomba Fissiraga. Nel 1477, quando il dominio del Lodigiano e dello Stato di Milano era già passato dai Visconti agli Sforza, fu abbattuto il campanile ricavato dalla risistemazione della torre gentilizia dei Pocalodi, che era stata inglobata all’interno del complesso nel XIII secolo. Nel Settecento fu rifatta la decorazione di alcune cappelle e furono aggiunti apparati architettonici di tipo illusionistico. Il convento che era annesso al tempio fu soppresso all’epoca del Regno d’Italia napoleonico, mentre la chiesa divenne sussidiaria della parrocchia della Beata Vergine del Carmine. Al 1833 risale l’insediamento dei Padri Barnabiti nell’ex cenobio. Questo fu loro affidato nove anni dopo insieme all’edificio ecclesiale, che versava ormai in cattive condizioni. Un consistente restauro fu compiuto sotto la direzione degli architetti Ambrogio Nava e Carlo Maciachini e con l’intervento del pittore Giuseppe Bertini: furono riparate le coperture, occluse alcune cappelle laterali e integrati diversi affreschi del XIV-XV secolo. Fra gli anni ’60 e ’80 del Novecento le pitture a fresco divennero l’oggetto di un’ulteriore campagna di restauri, seguiti da altri interventi nel secondo decennio del XXI secolo.

Note: la conferenza Architettura francescana a Lodi: il Tempio di San Francesco è stata la quinta tappa della serie «TESI Due Punto Zero», svoltasi dal novembre 2014 al maggio 2015. L’iniziativa è stata organizzata dall’Archivio Storico Comunale di Lodi e dall’Archivio Storico Diocesano di Lodi. L’immagine pubblicata a corredo della presente segnalazione è una rielaborazione digitale eseguita da Davide Tansini a partire da un dettaglio dell’affresco Madonna col Bambini, i santi Nicola e Francesco, conservato presso la Tomba Fissiraga all’interno della chiesa di San Francesco a Lodi.

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