Il Premio Mameli, un riconoscimento nei campi dell’arte, del giornalismo e della letteratura assegnato da ENAC – Ente Nazionale Attività Culturali ad iniziative ed opere in lingua italiana, sono stati assegnati a coloro che si sono distinti particolarmente elle categorie considerate: Arte, Biofilia Narrativa, Saggistica e Tradizione.
Nella categoria arte il premio è stato assegnato a Massimo Francalanci, per la sapienza compositiva concretizzata in un corpo sinuoso e in equilibrio con lo spazio. Oltre al vincitore gli altri finalisti sono risultati Ciro Fabbozzi, premiatoper la sapienza compositiva concretizzata nella sua opera materica confusa nella sua linearità pittorica identificatici del suo stile, ed Irene Macalli, ala cui motivazione di premio è stat quella di innestare punti di forza nel suo giovane percorso artistico, ricco di ricerca e concettualità, composte sapientemente nella sua opera.
Nella categoria biofilia il premio è stato assegnato a David Gramiccioli, per la sua indefessa e lineare ricerca pluridecennale della verità e per la tutela della libertà di scelta, premesse imprescindibili per garantire i diritti naturali alla vita e la qualità della medesima. Gli altri finalisti sono stati Gavino Piga, premiato per la sua costante e puntuale opera di divulgazione ed approfondimento, tramite il Canale Giubbe Rosse, nel settore dell’informazione indipendente, indispensabile per una società realmente libera, e Giuseppe De Donno, premiatoper aver inteso la professione di medico in senso autenticamente ippocratico, come vocazione ad agire per il bene del paziente e non in ossequio pedissequo a protocolli burocratici.
La categoria narrativa ha visto la vittoria di Lorenzo Puccinelli Sannini, per una meritevole opera in grado di raccontare i momenti più alti della civiltà toscana e italiana, e per l’immensa ricerca storica compiuta.Un attestato ai finalisti Costanza Afan de Rivera, come riconoscimento per la sua magnifica opera letteraria “L’ultima leonessa”, che fornisce una rappresentazione fedele e profondamente vissuta di u capitolo glorioso della storia d’Italia, della Sicilia e della famiglia Florio e Angelo Paratico, per il suo originalissimo lavoro “Mussolini in Giappone” , che ci propone una ipotesi fantastorica circa il destino del Duce, rappresentandone il carattere, la forza e le debolezze in un momento drammatico della vicenda mondiale.
Nella categoria saggistica premio assegnato ad Adriano Segatori, per una lunga opera di saggista nei campi della sociologia, della cultura politica, della psicologia e della psichiatria, indagati con perspicacia e competenza.Una menzione speciale anche ai finalisti Enrica Perucchietti, per la sua coraggiosa attività pubblicistica e letteraria volta a indagare criticamente la cultura dominante. Brillante autrice di Cyberuomo, primo libro italiano sul transumanesimo, La grande manipolazione e Unisex, e Paolo Borgognone, giovane, valente intellettuale, studioso di storia, geopolitica , acuto indagatore della condizione giovanile, temi sviluppati in Capire la Russia, Storia alternativa dell’Iran islamico, Erasmus.
Vince la categoria tradizione il giornalista Angelo Mellone, per la straordinaria capacità di raccontare e promuovere la bellezza e la cultura italiana, attraverso programmi televisivi, spettacoli teatrali e libri carichi di passione.Gli altri finalisti della categoria risultano essere Gian Piero Joime e Sandro Righini, con il libro Tradizione Ecologica, per aver scritto un libro concreto e visionario capace di coniugare futuro e ambiente con agricoltura e tradizione italiana, e la Fondazione Città Identitarie di Edoardo Sylos Labini, per aver unito centinaia di città in una rete capace di ridare vita, passione e futuro all’identità culturale italiana.
Oltre alle categorie menzionate è stato assegnato un premio speciale alla Redazione di Byoblu, per l’impegno profuso nella pubblicazione di notizie capaci di garantire il pluralismo dell’informazione e tutelare la libertà di espressione, in modo libero ed indipendente.
Fonte notizia
premiomameli.it