Milano, ottobre 2022 – Il Consiglio di Amministrazione della Veroniki Holding S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato 2021, caratterizzato da ricavi in forte crescita rispetto al 2020 e con un profilo di redditività in ampio miglioramento.
Il Gruppo, costituito da 35 società, tra le quali spicca lo storico marchio ButanGas, vanta 74 anni di storia e dà lavoro a 1.420 dipendenti, operanti in nove paesi europei.
L’impatto percentuale di ogni paese sulle quantità vendute di GPL all’interno del Gruppo nel 2021 vede ButanGas Italia detenere il 60%,seguita da PetroGaz in Grecia con il 17%, da ButanGas Romania con il 9%, da DrachenGas in Germania con l’8%, da DragonGaz in Polonia con il 3%, da ButanGas International in Serbia con il 2% e PropanGas in Austria con l’1%.
GPL al centro e impegno crescente sulle rinnovabili: un percorso premiante
Negli anni è stata fatta una scelta precisa: rafforzare il comparto GPL, il combustibile fossile più sostenibile, concentrando al tempo stesso gli sforzi sulle energie rinnovabili. Il primo passo in questa direzione è stato compiuto nel 2011 con l’inaugurazione di un grande parco eolico in Romania e, attualmente, Veroniki Holding dispone in Italia di 7centrali mini-idro, oltre a un impianto fotovoltaico che fornisce l’indipendenza energetica all’adiacente stabilimento GPL di Catania.
Nel complesso, negli ultimi anni si può notare un incremento dell’EBITDA legato al settore delle Rinnovabili, passato dal 7% del 2020 al 14% del 2021 del totale EBITDA del Gruppo. In virtù di questi numeri, nel 2021 il comparto delle Rinnovabili ha rappresentato la seconda voce per importanza nella composizione dell’EBITDA totale del Gruppo. Attraverso questi investimenti, Veroniki Holding produce 70 milioni di kilowattora annui di energia da fonti rinnovabili. Il risparmio in termini di CO2 è sostanzioso: 11.000 tonnellate all’anno (senza considerare il risparmio di CO2 ottenuto dalle vendite di GPL che rispetto agli altri combustibili tradizionali ha una “carbon footprint” migliore).
La bussola strategica del Gruppo ha al centro i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite e l’impegno di Veroniki Holding per la transizione energetica sostenibile vede nel GPL l’elemento ponte verso la decarbonizzazione. “Siamo contenti di aver saputo interpretare i segnali del mercato nel modo giusto oltre un decennio fa e di aver avuto l’intuizione di investire anche nelle fonti rinnovabili. L’attuale situazione ci impone un ulteriore sforzo nella ricerca e nella realizzazione di impianti come l’idroelettrico, l’eolico, il fotovoltaico e il BioGPL. Una sfida che accogliamo con una potente spinta, visti i risultati del 2021”, commenta Christos Christofides Direttore Generale di Veroniki Holding.
Attualmente, il Gruppo, ha diversi progetti in fase di sviluppo: 4 impianti fotovoltaici in Italia, Grecia e Romania per un totale di 120 MW; altre 7 centrali mini-idro in Grecia e Italia per un totale di oltre 10 MW; impianti di biometano e impianti di storage con batterie (BESS – Battery Energy Storage System). In particolare, sta sviluppando le autorizzazioni per dotare il parco eolico in Romania (da 25 MW) di un sistema di storage da 6 MW che permetterà di immagazzinare l’energia prodotta ed essere più competitivi in fase di vendita sul mercato elettrico. Inoltre, lo scorso luglio, ha dato vita ad una joint venture insieme ad altri importanti player del settore, che ha portato alla nascita di Green LG Energy. La nuova società punta allo sviluppo di nuove tecnologie destinate alla produzione e alla distribuzione di GPL derivato da fonti rinnovabili.
Lo scenario futuro si prospetta complesso e caratterizzato da diverse incognite, per effetto delle tensioni geo-politiche, dell’aumento dei prezzi delle materie prime e delle fluttuazioni di mercato: una sfida nella quale la capacità di lettura dei trend e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili avranno ancor più rilevanza, proponendo anche nuovi orizzonti a cui Veroniki Holding è pronta a guardare con entusiasmo.
Fonte notizia
www.veronikiholding.com