Nei prossimi giorni milioni di studenti torneranno sui banchi di scuola e non mancano le famiglie che, per far fronte alle spese legate allo studio, ricorrono ad un prestito personale; secondo l’osservatorio congiunto Facile.it e Prestiti.it, nei primi 8 mesi del 2022 il peso percentuale delle richieste di prestiti destinati alla formazione è aumentato del 19,8% rispetto allo stesso periodo del 2021.
«I costi legati alla formazione possono essere molto elevati, soprattutto se si pensa all’istruzione universitaria, post-universitaria o specializzata; ma già a partire dai gradi più bassi, ad esempio dall’asilo nido, la spesa può essere non indifferente», spiega Aligi Scotti, BU Director prestiti di Facile.it. «L’aumento generalizzato dei prezzi di certo non aiuta; ricorrere ad un prestito personale, quindi, oggi più che mai può rappresentare una strategia per far pesare meno queste uscite sul budget mensile.».
Se, da un lato, è aumentato il peso percentuale delle domande di prestiti per lo studio, dall’altro è emerso un lieve calo dell’importo richiesto: nel periodo gennaio-agosto 2022 è stato pari a 7.041 euro, vale a dire l’1,5% in meno rispetto allo scorso anno.
L’età dei richiedenti
L’analisi, realizzata su un campione di oltre 188.000 richieste di prestito personale raccolte da Facile.it e Prestiti.it*, ha anche messo in luce come si sia abbassata l’età media dei richiedenti; nei primi 8 mesi del 2022 chi ha presentato domanda di finanziamento per questa finalità aveva, in media, 35 anni, vale a dire 1 anno in meno rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2021.
Sul calo dell’età media ha sicuramente inciso l’aumento del peso percentuale dei richiedenti under 26; nel periodo analizzato, le domande di prestiti per lo studio presentate da un giovane con meno di 26 anni sono state il 28% del totale, in aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2021.
«In Italia l’età media di chi chiede un prestito personale, guardando a tutte le finalità, è pari a quasi 41 anni, mentre quando si parla di prestiti per lo studio scende a 35 anni e oggi più di un quarto della richiesta arriva da under 26», spiega Aligi Scotti. «Un dato che può essere letto positivamente; non solo è un bene vedere giovani disposti ad investire su sé stessi e sullo studio, ma è anche indice del fatto che abbiano una posizione lavorativa che gli consente accedere al mercato del credito al consumo».
Gli importi richiesti
Guardando più da vicino gli importi richiesti per studio e formazione emerge come siano aumentate soprattutto le domande di taglio medio, vale a dire quelle tra i 3 e i 4,9mila euro, che, nel 2022, hanno rappresentato il 31,5% del totale, in aumento di circa 5 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Calano sia le richieste di taglio compreso tra i 5 e i 9,9mila euro (che scendono al 29% del totale), sia quelle al di sotto dei 3mila euro (10% del totale). Stabili, invece, i prestiti di fascia alta (oltre i 10mila euro) che rappresentano il 30,3% delle domande totali.
In calo le richieste di prestito presentate dalle donne
Sebbene i finanziamenti legati allo studio siano, storicamente, una tipologia di prestito molto richiesta dalle donne, nei primi 8 mesi del 2022 il campione femminile risulta leggermente in calo rispetto all’anno precedente; se nel periodo gennaio-agosto 2021 le donne hanno rappresentato il 38,5% del campione, nel 2022 la percentuale è scesa al 36%.
*Analisi realizzata su un campione di oltre 188.000 richieste di prestiti personali raccolte online da Facile.it e Prestiti.it nei primi 8 mesi del 2021 e 2022.
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