A distanza di quattro anni dall’anteprima nazionale, la webserie pugliese “In Vino Veritas” diretta dal regista ruvese Michele Pinto, continua a riscuotere successo nell’ambito della cinematografia digitale indipendente.
Lo scorso 9 luglio 2022, il lavoro filmico che omaggia la terra di Puglia e il culto poetico del vino, si è aggiudicata il Premio per il Miglior Montaggio, nella sezione webserie della quarta edizione del Tuscany Web Fest.
La giuria del festival toscano, con l’obiettivo di valorizzare tutti quei filmakers che vogliono mettere in mostra le proprie capacità e le relative attitudini narrative, ha premiato così l’emozionante, impulsivo e schietto progetto filmico diretto e montato da Michele Pinto, fra i registi più conosciuti in Italia e all’estero nel settore, primo regista ad aver realizzato una webserie made in Puglia e attivo da oltre 20 anni nel campo della didattica dell’immagine e dello storytelling webseriale.
La webserie “In vino veritas”, prodotta da Morpheus Ego, in collaborazione con la Cantina GRIFO di Ruvo di Puglia, è stata scritta a quattro mani dal regista ruvese Michele Pinto e dal terlizzese Raffaele Tedeschi - già voce della “Municipale Balcanica”.
Si avvale dell’interpretazione dell’attore giovinazzese Fabrizio Fallacara (già presente nelle precedenti pluripremiate webserie della Morpheus Ego, “Bishonnen” e “Project M”), il molfettese Francesco Tammacco, l’attrice terlizzese Serena De Sario, con la collaborazione della danzatrice ruvese Mimma Di Vittorio e la partecipazione straordinaria del piccolo Marco Mastropirro.
In circa mezz’ora di narrazione, “In vino veritas” omaggia la terra di Puglia, rendendola coprotagonista della narrazione, conducendo in un percorso suggestivo, sensoriale ed iniziatico verso la conoscenza del rito tradizionale della vendemmia, alla scoperta delle pregiate gemme dell’uva, in un’analisi eclettica del vino e del suo ruolo economico, sociale e religioso nella storia della nostra terra.
Nel vino pulsano le vene della terra, quel vigore e quella forza ciclica di generazioni che l’hanno amata, ma anche piegata e spesso tradita, e nonostante tutto Dio ci ricorda, prima che sia troppo tardi, di custodire e proteggere il suo Creato di cui siamo servitori e non padroni. Così, la quarta webserie del regista Pinto innesca sensazioni ed intuizioni che, il flusso delle parti recitate, dell’interpretazione degli attori, delle metafore e dei dialoghi tra i personaggi, riprendono e dilatano per aprire passaggi segreti nell’universo del cuore.
L’intera troupe della Morpheus Ego, dal produttore esecutivo Felice Caiati al direttore della fotografia Diego Magrone, la makeup e location manager Daniela Iosca e l’esperto di visual effects Stefano Indraccolo, e la grafica di Francesco Pinto, conferma con acuta sensibilità la peculiare caratteristica stilistica di mettere al centro la terra di Puglia come immancabile protagonista d’eccellenza: un ennesimo atto d’amore verso questa terra e le sue straordinarie ricchezze.
Amore che, con “In vino veritas”, giunge sullo schermo poetizzato e sublimato da danza, musica, incantevoli immagini e narrazione, rendendo quasi possibile far avvertire l’odore del vino, sensuale, avvolgente e inebriante.