Pomigliano D'Arco, RinascitaFest -‘E Zezi in concerto e teatro. (Scritto da Antonio Castaldo)
A Pomigliano d’Arco, in questa torrida estate 2022, nell’areadell’ex stazione della Circumvesuviana di via Roma resa praticabile dal volontario gesto collettivo dai ragazzi e ragazze del partito cittadino “Rinascita Pomigliano”, è iniziata il 30 giugno e terminerà il 10 luglio la prima edizione della “RinascitaFest”. Gli internazionali “undici giorni di arte, politica e cultura, dopo due anni di pandemia” come rappresentato da Carla Mercogliano e per la “La Pace tra i Popoli, contro ogni forma di violenza” come sottolineato da Vito “Fender” Esposito, insieme nella promozione via social ma anche nella operatività quotidiana, insieme al valoroso gruppo di Rinascita nelle numerose attività distribuite sull’area dell’ex Stazione della Circumvesuviana, ottimamente attrezzata con vari stand espositivi e ricreativi con libri ed autori, presentazioni e dibattiti, murales e mostre fotografiche, animazione sociale per grandi e piccini, musiche e balli, cibo e bevande. Per chi lo desideri, un sostegno finanziario potrà darlo aderendo al crowdfunding, sulla pagina Facebook del “RinascitaFest” www.facebook.com/rinascitafest o sulla pagina ufficiale di Rinascita www.facebook.com/rinascita.pomigliano/.
Sul tema proposto nella intitolazione di questo grande e vento, nella mattinata del 2 luglio, nella Sala Consiliare del Comune di Pomigliano, retto dal settembre 2020 dal Sindaco, Prof. Gianluca Del Mastro, nel cui Consiglio Comunale siede fra gli altri, anche il giovane Antonio Avilio della “Lista Civica Rinascita”, c’è stato l’ospite illustre, figlio di questo territorio, Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri, intervistato da Concita Sannino, giornalista de “La Repubblica” con l’introduzione di Michele Tufano. Mentre verso sera, sono state discusse le “Cause e conseguenze della guerra in Ucraina” dai professori Carmine Pinto, docente di Storia contemporanea all’Università degli studi di Salerno; Salvatore Del Gaudio professore di filologia all’Università di Kiev “Borys Grinchenko”; Giovanni Savino, docente di Storia dell’Europa contemporanea all’Università di Parma; moderatrice Roberta Manfrecola; a seguire il concerto del rapper CoCo e poi il dj-set.
Domenica sera, 3 luglio 2022, c’è stato, con grande partecipazione di pubblico, il concerto dello storico pupillo pomiglianese “Gruppo Operaio ‘E Zezi”, con Angelo De Falco, fondatore e leader, attivo in mezzo secolo di studi e ricerca sulla cultura popolare tradotta in musiche, canti e balli, anima percussiva in formazione con Alessio Sica, batteria; Enzo Salerno, basso; Francesco De Cristofaro, fisarmonica; Fabio Soriano, fiati, Toto Toralbo, voce e nacchere; Miriam Lattanzio, voce; Massimo Ferrante, voce e chitarra; Diego Mogavero, voce e tammorra.
Dopo il saluto di bentornato al cantore Marcello Colasurdo, che sarà qui prossimamente, Angelo De Falco, “O’ Prufussore”, ha introdotto il canto dei “Ciente Paise” in una sintesi etnografica canora prodotta a suo tempo nella pratica del campo alla ricerca di sussistenza nei paesi e città da Napoli ad Avellino dalla figura popolare di Francesco Palladino detto “Fragnone” (Brusciano 1925-1977), come nella esecuzione ripresa dal sociologo e giornalista, Antonio Castaldo e postata con l’assistenza di Giuseppe Pio Di Falco, per IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, all’indirizzo web https://www.youtube.com/watch?v=Ss5GxFA8nH0.
Fra gli altri pezzi eseguiti, “Canti a Fronne e Tammurriate” dell’agro pomiglianese-nolano; “Malarazza” di Domenico Modugno nella citazione magistralmente eseguita da Massimo Ferrante,; l’ecologica ed esistenziale “Vesuvio”, l’ante litteram invocata accoglienza integrativa dei flussi migratori, “E mane ro sole” ripresa e postata ancora per IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, all’indirizzo web https://www.youtube.com/watch?v=k_Tfr8ENkj8; ed una commemorativa, ma attuale denuncia vista la costante ecatombe negli anni dei caduti sul lavori, dolente “Sant’Anastasia”. A seguire nella lunga notte alla presenza dell’instancabile numeroso pubblico, c’è stata la rappresentazione “Chianto … e Risate” con Bruno Senese e la folta schiera di attori e attrici di “Zezi Teatro”.
Il sociologo e giornalista, Antonio Castaldo, che conserva con orgoglio nella sua storia artistica èa trascora partecipazione zeziana con l’inclusione nell’elenco nominativo “ZigZagZegZug” “ZigZagZegZug” comprendente “i zezi dal 1974 ad oggi, in ordine analfafetico dalla a alla zeza” https://www.facebook.com/photo/?fbid=316322610087433&set=pcb.316324743420553 ricorda che «ormai la storia del Gruppo Operaio ‘E Zezi si sta approssimando ai suoi 50 anni ininterrotti di attività guidate sin dalla fondazione avvenuta nell’anno 1974 a Pomigliano D’Arco, dall’instancabile Angelo De Falco, “O’ Prufussore”, sempre nel costante riferimento alla rivalutazione della cultura popolare, all’apprezzamento del mondo del lavoro e del rilancio delle denunce delle sue storture e della sofferenza per la sua assenza. Sogni e bisogni, nei canti di gioia e rabbia, delusioni e speranze, conquiste sociali e mutazioni culturali in un mondo segnato dalla persistente diseguaglianza della ricchezza».