«Preferiamo la pace o il condizionatore acceso?» Alla domanda posta da Draghi il 73% degli italiani, tra coloro che posseggono un condizionatore, ha dichiarato di essere disposto a spegnerlo per tutta l’estate se questo potrà aiutare il Paese a raggiungere l’indipendenza dal gas russo. Ecco il primo dei dati emersi dall’indagine commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat e realizzata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale.
Se quindi, da un lato, più di 21 milioni di cittadini sono disposti a rinunciare al condizionatore, dall’altro 8 milioni hanno affermato di non voler fare questo genere di sacrificio. Il 50% di chi ha dichiarato di essere contrario sostiene che “la scelta di staccarsi dal gas russo non dovrebbe gravare sulle famiglie”, mentre il 46% lo ritiene inutile.
Più in generale, l’indagine ha messo in evidenza che, qualora il Governo lo richiedesse, il 56% dei rispondenti sarebbe disposto a ridurre l’uso di energia elettrica e gas in casa per aiutare l’Italia a raggiungere l’indipendenza energetica dalla Russia. I più inclini a fare sacrifici, forse perché hanno già vissuto anni di austerity, sono risultati essere gli over 65 (60%) e i 55-64enni (62%); curiosamente, però, anche i giovani con età compresa tra i 18 e i 24 anni (59%), forse perché più attenti alle tematiche ambientali.
Qualcosa di concreto, in realtà, gli italiani sembrano averlo già fatto: 8 rispondenti su 10 hanno dichiarato che, da quando è iniziato il conflitto in Ucraina, hanno cercato di consumare meno energia elettrica e gas, non fosse altro (67% dei rispondenti) per risparmiare sulle bollette.
*Nota metodologica: Indagine mUp Research - Norstat svolta tra il 9 e il 10 aprile 2022 attraverso la somministrazione di n.1.008 interviste CAWI ad un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione italiana adulta residente sull’intero territorio nazionale.
Immagine (c) Fizkes
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