ROMA – Dopo due anni di studio sull’Osteoporosi, di sistematico approfondimento dei dati presenti in letteratura e di analisi delle criticità clinico-organizzative, le Linee Guida sulle Fratture di Fragilità elaborate da otto società scientifiche (SIE, SIGG, SIMFER, SIMG, SIMI, SIOMMMS, SIR) con la SIOT in qualità di capofila, sono state validate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e saranno inserite nel Sistema Nazionale per le Linee Guida (SNLG). Hanno contribuito alla stesura anche 16 associazioni di pazienti.
Per il presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) prof. Paolo Tranquilli Leali: “Si tratta di un traguardo storico, trattandosi delle prime Linee guida al mondo su un tema così urgente. Non c’è infatti un sistema per classificare le fratture da fragilità, tanto che in molti casi i colleghi ortopedici non sono in grado di classificarle e misurarne quindi la frequenza. E proprio questo – prosegue Tranquilli Leali – era il primo obiettivo delle Linee Guida: arrivare alla creazione di un codice univoco denominato ICD9, che ci consente, da oggi, di associare ad una determinata patologia ossea la causa delle fratture da fragilità. Il secondo obiettivo – spiega il presidente della SIOT – è di avere un trattamento univoco per quanto riguarda la diagnosi, la terapia e la gestione del paziente nella fase post operatoria”.
La SIOT è impegnata da anni nella sfida scientifica di contrasto dell’Osteoporosi e dei traumi ossei che ne derivano. Già nel 2017, un nutrito gruppo di specialisti aveva firmato un articolo scientifico sull’autorevole “Journal of Orthopaedics and Traumatology” in cui erano state poste le basi di queste linee guida: https://siot.it/wp-content/uploads/2019/05/lineeguidaosteoporosi_J-Orthop-Traumatol-2017-18-Suppl-1.pdf. In una fase successiva, è stato costituito il consorzio “FRAME”, acronimo di Fracture Management Expert, costituito dalle stesse otto società scientifiche e sedici Associazioni di pazienti, che hanno dato vita alla creazione della prima linea guida al mondo sulle fragilità della struttura ossea. Oltre tutto, si tratta delle terze Linee Guida presentate da SIOT nel 2021, dopo quelle dedicate alle Fratture del collo femore e alla Prevenzione delle Infezioni in chirurgia ortopedica.
Ma cosa sono le “Linee Guida” e perché sono importanti? Si tratta di un sistema integrato di raccomandazioni, sviluppate in modo sistematico su una specifica patologia, finalizzate ad assistere i medici nella gestione più appropriata in specifiche situazioni cliniche (le così dette “best practice”), in modo da ottenere un’attività clinica sempre più omogenea, riducendo la variabilità dei comportamenti. Sono anche rilevanti gli aspetti legati alla formazione professionale e aggiornamento, per cercare di perseguire un’efficace sintesi delle informazioni scientifiche disponibili. Anche il tema del monitoraggio dell’incidenza della patologia e dei comportamenti clinici ricorrenti più appropriati, è una parte importante delle Linee Guida, così come gli aspetti medico-legali. Altra funzione è quella legata al rafforzamento dell’attività assistenziale e riabilitativa.
Per approfondire il tema delle fratture di fragilità e dell’osteoporosi, vi suggeriamo due interviste appena pubblicate sul tema alla prof.ssa Maria Luisa Brandi (https://siot.it/fratture-da-fragilita-ossea-seminario-organizzato-da-off) e al prof. Umberto Tarantino (https://siot.it/osteoporosi-e-fragilita-ossea-intervista-prof-umberto-tarantino)