È arrivata al Festival di Spoleto la mostra personale della talentuosa fotografa Elisa Fossati, presentata da Salvo Nugnes, curatore di rinomate mostre d’arte quali Pro Biennale e la mostra internazionale Biennale Milano, e già manager di note personalità.
La mostra fotografica itinerante We Are The World, presentata a Milano lo scorso anno e portata poi a Bassano del Grappa (VI), Roma e Cervinia, è un racconto fotografico, una collezione delle emozioni e delle sensazioni raccolte dall’artista nel corso dei suoi viaggi in tutto il mondo.
Alla mostra hanno contribuito grandi personalità come Vittorio Sgarbi, Francesco Alberoni, Piero Chiambretti, José Dalí, artista e figlio di Salvador Dalì, Katia Ricciarelli, Cristiano De Andrè, Luigi Gattinara, direttore Triennale Fotografia, Roberto Villa, fotografo internazionale, e molti altri.
Un punto di vista genuino, giovane e maturo ad un tempo, di chi è in grado di cogliere in uno scatto la vera bellezza di ciò che ha di fronte, le fotografie di Elisa Fossati, per usare le parole del sociologo di fama mondiale Francesco Alberoni, «esprimono il suo spirito curioso e l’attenzione particolare ai dettagli della realtà che le scorre davanti».
Di lei ha scritto anche Vittorio Sgarbi: «gli scatti della giovane e promettente fotografa Elisa Fossati non solo colgono la contemporaneità delle cose e della vita, ma testimoniano anche la precisione della sua percezione e l’ordine geometrico delle forme».
«È qualcosa che va oltre la semplice fotografia» commenta Roberto Villa, fotografo di fama e amico dei grandi Dario Fo e Pasolini. Le opere di Elisa Fossati infatti sono anche riflessione, ciascuna di loro parla all’osservatore in modo spontaneo e sorprendente. Tecnica e pensiero si fondono per testimoniare che esistono sì culture e realtà diverse, ma anche che tutto il mondo è paese, per questo esiste la rassegna We Are The World: per dimostrare che alla fine siamo tutti uguali.