Un passo decisivo per il futuro del Parco Archeologico di Ercolano è stato compiuto con la firma dell’atto di donazione da parte della Fondazione Istituto Packard per i Beni Culturali, che agisce in Italia per il Packard Humanities Institute (PHI), all’Agenzia del Demanio di un compendio di 36.400 metri quadrati. La donazione rappresenta una svolta nell’ampliamento e valorizzazione del Parco, patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO, e segnano il completamento di un percorso virtuoso che unisce il Packard Humanities Institute e il suo braccio operativo in Italia, Agenzia del Demanio e Ministero della Cultura in un'azione sinergica a favore della tutela e dello sviluppo del patrimonio culturale italiano. Il terreno si trova al confine meridionale del Parco Archeologico dove le fondazioni Packard realizzeranno nuove strutture con laboratori di restauro, uffici direzionali e depositi per le collezioni. Il Parco, già riconosciuto da UNESCO e altri enti internazionali come best practice per la gestione di siti archeologici, con questo ampliamento è destinato a diventare anche centro di riferimento a scala europea per la conservazione e lo studio dei materiali di età romana.
“Dopo la firma il 24 luglio 2024 del Protocollo d’Intesa tra il Ministero della Cultura, il Parco Archeologico di Ercolano, il Comune di Ercolano, il Packard Humanities Institute, stiamo costruendo un futuro di totale rinnovamento delle strutture e degli spazi a servizio del Parco che non sarà più un’isola all’interno della città moderna” – dichiara il Direttore Sirano. “Si tratta solo dei primi passi di un più lungo percorso previsto nel Protocollo d’Intesa. Le opere saranno realizzate con finanziamenti dell’ente filantropico americano PHI e pubblici. In particolare i nuovi depositi e laboratori e gli uffici avranno standard qualitativi altissimi e saranno a totale carico delle fondazioni Packard che li donerà al Parco. In tal modo Ercolano diventerà, grazie al lungimirante apporto del PHI, un centro di eccellenza per la ricerca, lo studio e la conservazione. Con la donazione di più di 3 ettari di terreno dal PHI il Parco si estende di ben 1/3 rispetto alle proprie dimensioni creando le condizioni per l’avvio concreto di una vera e propria rivoluzione. La svolta ormai in vista andrà ad abbracciare anche l’ampliamento degli spazi verdi e la creazione di un nuovo ingresso su corso Umberto I verso il mare e la realizzazione di un parcheggio a servizio degli edifici e dei visitatori. Tutto questo anche sempre nell'ottica di migliorare il rapporto tra la città antica e la città moderna con le più ampie ricadute sullo sviluppo del comune di Ercolano e la qualità di vita dei cittadini già comprovate con la rinascita in atto del quartiere Via Mare-Via Cortili”.
La donazione si colloca in una collaborazione che ha origini molto lontane quando nel 2001 il Packard Humanities Institute avviò una prima fase di cooperazione con l’allora Soprintendenza archeologica.
La sinergia tra Agenzia del Demanio e MiC aiuta il Parco a garantire la continuità e l’eccellenza in questa importante nuova fase che non solo risponderà alle esigenze di conservazione e valorizzazione archeologica, ma che contribuirà anche alla rinascita del tessuto urbano della città moderna verso mare: il progetto segnerà l'inizio di una nuova era per la città, con nuove strutture e percorsi con benefici sia per i visitatori che per i residenti.