Il sogno poter agguantare un posto sul podio
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Oxana Corso è un'atleta velocista, nei mondiali di atletica paraolimpica a Dubai conquista la medaglia d’argento dei 100 metri (T35) tagliando il traguardo con la migliore prestazione della stagione (15.42), dietro all’inglese Maria Lyle (14.62).
Alle Paralimpiadi di Londra 2012, vinse due medaglie d'argento, 100 e 200 metri categoria T35. Durante i campionati italiani a Grosseto, stabilisce il record del mondo sui 400 metri categoria T35 (1'22"37). Nel 2013 al campionato del mondo di atletica stabilisce il record del mondo categoria T35 nei 100 m (15"63).
Dal 1º febbraio 2014 Oxana entra ufficialmente nel gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, di seguito racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “Si, vincere due medaglie di Argento alle Paralimpiadi di Londra 2012, all’età di 17 anni è stato qualcosa di davvero impensabile e soprattutto inaspettato.” Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Lo sport è vita e salute. Lo sport insegna ad accettare con correttezza anche le sconfitte; sconfitte e delusioni poi che possono capitare anche nella vita quotidiana.”
In effetti Oxana è stata catapultata in un contesto internazionale per la partecipazione a un’olimpiadi con risultati eccellenti e inaspettati che le hanno dato rinnovate motivazioni ed entusiasmo per continuare e far meglio come ha saputo dimostrare nel corso degli anni fino ad arrivare ai recenti podi.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Durante il mio percorso scolastico presso le scuole elementari, il mio professore di educazione fisica che è da sempre impegnato nel mondo degli sport paralimpici, mi ha invogliato a seguire e cominciare l’atletica anche fuori orario scolastico.”
Ben vengano questi educatori che intravedono nei loro allievi delle persone con risorse da mettere a frutto soprattutto nello sport che permette di conoscersi meglio e individuare dentro se stessi motivazioni per emergere ed eccellere sperimentando benessere psichico, fisico, emotivo e relazionale.
Nello sport cosa e chi contribuisce al tuo benessere e/o performance? “Sicuramente ci sono persone nella mia vita che contribuiscono a tutto ciò. Il mio allenatore Massimo e mio marito Domenico su tutti però ovviamente il calore e l’affetto di chi mi segue mi permette di dare me stessa in tutte le performance.” Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Nella mia carriera sportiva ci sono state varie battute di arresto, dovute sia a sconfitte ma anche a seguito di seri infortuni. Ho superato tutto ciò grazie alla mia guida nonché coach Massimo che mi ha sempre saputo sollevare da situazioni critiche e mio marito Domenico che ha sempre creduto in me e nelle mie potenzialità.”
L’atleta, soprattutto di livello internazionale, fatica con tanto impegno allenandosi tante ore e portando avanti programmi duri e di allenamento ed importante circondarsi di figure che comprendono e sostengono come allenatori e familiari e tanto meglio se c’è il calore di chi segue sport e atleti.
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Il mio ultimo mondiale penso sia stato quello più ricco di emozioni, ma ogni gara ne ha e quindi sarebbe difficile scegliere.”
La partecipazione a un mondiale e soprattutto un podio con medaglia al collo non può che consolidare fiducia in se stessi per continuare a lavorare duramente e godersi momenti gioiosi a conclusione di periodi di sacrifici e impegno.
La tua gara più difficile? “La mia gara più difficile è stata quella del rientro durante gli europei di Berlino 2018 perché mi hanno fatto capire che dovevo impegnarmi molto di più per ritornare in cima.”
Non è facile diventare atleti di alto livello e soprattutto non è facile confermarsi a tale livelli, bisogna continuare a impegnarsi e a credere con tante ore di lavoro supervisionati da allenatori e tecnici che guidano l’atleta.
Quale tua esperienza ti può dare la convinzione di potercela fare? “Nel 2014, dopo essere stata costretta a stare lontano dalle piste per molto tempo per una malattia che non riuscivano a diagnosticarmi, poi rilevatosi mononucleosi, sono tornata in extremis per partecipare agli europei e vincere due medaglie e quello è stato il mio momento di svolta.”
Per tutti la vita è fatta di alti e bassi, salite e discese, fatica e riposo, incidenti di percorso e rinascite, Oxana ha dimostrato di saper attraversare momenti brutti e tunnel e rinascere sempre più forte mettendosi in gioco e in linea con i suoi avversari ottenendo risultati prestigiosi a livello internazionale.
Quali sensazioni sperimenti nello sport (allenamenti, pre-gara, in gara, post-gara? “Vivere lo sport significa sperimentare un mix di emozioni, la paura di non farcela, il terrore di non riuscire a partire dai blocchi di partenza, ma anche la gioia e la soddisfazione poi di essere riusciti a tagliare il traguardo, indipendentemente dalla posizione di arrivo.” Familiari e amici cosa dicono circa il tuo sport? “Sono contenti che io pratico atletica e ho un grande sostegno emotivo e vicinanza da parte loro in ogni mia trasferta e gara.”
Chi sposa uno sport, sposa un pacchetto di emozioni belle brutte, situazioni spiacevoli e piacevoli, vittorie e sconfitte e attraversa tutto ciò con la consapevolezza che ne vale sempre la pena nonostante tutto, perché lo sport da sempre più di quanto toglie.
Nel tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi prestare attenzione? “Fare sport a livello agonistico espone il fisico a molti rischi. Allenarsi duramente tutti i giorni della settimana può provocare problemi muscolari ed articolari seri, per questo infatti devo essere molto attenta ad una corretta alimentazione e al giusto recupero psicofisico anche attraverso sessioni di massaggi fisioterapici.”
L’atleta è consapevole che la mente può spingere il fisico a impegnarsi e a sacrificarsi per raggiungere obiettivi prestigiosi ma allo stesso tempo bisogna far respirare corpo e muscoli e trattarli bene con massaggi, coccole e terapie.
C'è stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l'uso? “No assolutamente, perché sono molto attenta! Chi pratica sport a livello agonistici è soggetto a controllo anti doping anche a sorpresa. Incorrere nel doping è molto facile anche involontariamente, ci sono pomate, spray o medicinali di cui alcuni molto commercializzati, che contengono piccole sostanze che nello sport rientrano nelle liste di quelle vietare, per questo ogni volta che si prende un farmaco bisogna essere attenti a leggere la composizione e le sostanze che contiene. Il doping in primis è un reato, cercare di vincere una competizione con l’aiuto di sostanze proibite significa non essere se stessi e non poter dire di avercela fatta con le proprie forze. Usare il doping non aiuta la prestazione, fa sì che essa sia falsa e senza valore. Lo sport è bello perché è pulito e puoi goderti il risultato di ogni allenamento, non bisogna cercare scorciatoie perché non ti renderà mai fiero di te stesso.”
Ringrazio Oxana per il suo messaggio molto esplicativo e articolato per prevenire l’utilizzo del doping che è uno strumento scorretto per raggiungere la performance s malsano per la salute dell’individuo e per la disciplina sportiva.
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare sport? “Ho superato delle barriere mentali e la classica frase ‘non c’è la faccio’. Grazie allo sport ho capito che nulla è impossibile finché effettivamente non scendi in campo come nella vita quotidiana e veramente puoi dire di averci almeno provato.” Ritieni utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti ed in quali fasi? “Nella mia carriera diverse volte mi è stato proposto un supporto psicologico, ma fin ora non ne ho mai usufruito. Per me il supporto psicologico è stato sempre da parte del mio coach.”
E’ importante provarci sempre a prescindere da ogni giudizio, mettersi sempre in gioco e sperimentarsi per apprendere dalla vita attraverso lo sport.
Prossimi obiettivi? Sogni da realizzare? “In prossimo obbiettivo ovviamente è la partecipazione alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Il sogno poter agguantare un posto sul podio, podio che è stato mancato nelle Paralimpiadi di Rio 2016.”
Un messaggio per le donne del mondo? “Care donne, non sentitevi mai inferiori a nessuno e abbiate il coraggio di affrontare ogni situazione della vostra vita senza paura e a testa alta.”
Belle parole e grande esempio da parte di Oxanna per tutti, donne e uomini, grandi e piccoli, cercare di ottenere quello che si vuole con impegno e senza timori.
Come ti vedi a 50 anni? “Magari poter dare uno sprono ai ragazzi e ragazze che approcciano per la prima volta allo sport e poter continuare nell’ambito dello sport magari nelle vesti di allenatrice.”
Ti ispiri a qualcuno? Hai un modello di riferimento? “La mia ispirazione sin da giovane sono state le gesta e le imprese raggiunte da Bolt.”
Una frase o parola che ti aiuta nello sport? “Correre col sorriso e gareggiare per divertirsi.”
Oxana sembra avere le idee chiare e una ottima progettualità per il futuro con la consapevolezza che tutto passa, tutto finisce e bisogna cavalcare l’onda del cambiamento con le risorse residue reinventa dosi sempre.
Cosa da e cosa toglie lo sport? “Lo sport ti dà benessere, permette di mettersi in gioco, vivere esperienze e tagliare traguardi che prima possono sembrare impensabili. Al contempo però lo sport, soprattutto a livello agonistici, toglie del tempo allo svago, alla famiglia e alcune volte obbliga a rinunciare a serate che magari hanno orari tanto notturni e rinunciare alle tante “schifezze” alimentari che a noi giovani piacciono tanto.”
Ringrazio Oxana per la disponibilità a raccontarsi e per le foto di Marco Mantovani/Fispes.
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Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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