Crescita inarrestabile per Refrion, punto di riferimento nel mondo della refrigerazione industriale e dei data center con sede a Talmassons - che detiene un portafoglio ordini da evadere nei prossimi mesi di oltre 13 milioni di euro. L’azienda, che il prossimo anno raggiungerà il traguardo dei 20 anni di attività, conta di raggiungere il fatturato di 32 milioni di euro (25 consolidato) entro quest’anno e di 40 milioni di Euro (34 consolidato) entro il 2022.
E oltre all’espansione sul mercato internazionale, nel futuro di Refrion c’è anche l’ampliamento del quartier generale di Talmassons, un passo necessario per garantire un ambiente di lavoro sicuro e accogliente per i lavoratori ma anche per rafforzare la capacità produttiva, al fine di assecondare le richieste del mercato e garantire tempi di consegna sempre più brevi ai clienti.
Tutti risultati ottenuti grazie alla capacità di innovare per adeguarsi alle oscillazioni del mercato, ma soprattutto per soddisfare le esigenze della propria clientela in Europa, Medio Oriente e Nord America.
Commenta Daniele Stolfo, amministratore unico della società da lui fondata nel 2002: “Sempre di più, il settore industriale nel quale Refrion si sta specializzando richiede sistemi di raffreddamento che siano meno impattanti possibile sull’ambiente. Ecco perché abbiamo sposato la causa della sostenibilità ambientale, una scelta tanto etica quanto strategica che ci ha consentito di inseririci nel settore energetico, geotermico, nucleare e delle centrali a biogas in cogenerazione e tri-generazione, ma anche nel settore dei processi industriali per la lavorazione di materia plastiche, del tessile, dell’alimentare, dell’oil and gas, così come, e soprattutto, nel settore del data center cooling.”
Per assecondare la crescita produttiva e i propri stantard qualitativi, l’azienda ha recentemente implementato l’organico con ulteriori 5 profili professionali provenienti da importanti realtà del territorio che si sommano ai 100 dipendenti già impegnati negli stabilimenti di Talmassons e Villa Santina.
“Lavoriamo con l’obiettivo di essere riconosciuti come l’azienda migliore in termini di qualità di prodotto e di servizio, non come la prima in termini di fatturato - spiega Stolfo - Un risultato che si ottiene con la proattività, la curiosità e l’apertura al cambiamento. Abbiamo sempre puntato sull’innovazione e ci distinguiamo per la forza delle nostre idee, prima fra tutte l’adozione di sistemi adiabatici, un’innovazione che siamo stati fra i primi ad introdurre e che hanno rivoluzionato il settore della refrigerazione industriale e del data center cooling. Si tratta di una soluzione intelligente che sfrutta le proprietà fisiche di acqua vaporizzata e aria, per restituire una tecnologia efficiente nel pieno rispetto dell’ambiente. Basti pensare che l’Ecooler, il raffreddatore di liquido concepito con sistema adiabatico integrato, permette un risparmio d’acqua fino al 75% rispetto alle torri di raffreddamento e una riduzione netta dell'impiego di energia e di emissioni di CO2.”
Conclude Stolfo: “Per le realtà produttive come la nostra è un momento delicato, perché dobbiamo fare i conti con l’aumento vertiginoso del costo delle materie prime e con una concomitante penuria di materiale, due minacce che cerchiamo di contrastare grazie alla capacità di sviluppare soluzioni su misura, dimensionate ad hoc per ogni esigenza di raffreddamento, la cui efficienza è garantita dai test che eseguiamo all’interno della nostra camera climatica, uno dei laboratori più grandi d’Europa per la certificazione delle unità non solo in condizioni standard, ma soprattutto nelle esatte condizioni di progetto richieste dal cliente, simulando temperature torride fino a 40°C.”
Fonte notizia
www.refrion.com