All'età di 95 anni muore Philippe Jaccottet, poeta, traduttore e critico letterario.
Maurizio Nascimbene, nel 2020, pubblica, nel 2020, la monografia: Philippe Jaccottet, un poeta «qui creuse dans la brume»
Il cammino letterario di Philippe Jaccottet è un qualcosa di vivo che s’inserisce pienamente nel proprio tempo, ma trova radici nel passato più remoto e getta uno sguardo sul futuro più lontano. È l’uomo a tutto tondo il vero protagonista di queste pagine, e ciò che lo circonda viene compreso in quanto insieme di leggi e di forze che vi interagiscono. Jaccottet porta a frutto l’esperienza di tanti prima di lui (presenti in questo studio dal respiro comparatistico che presta altresì attenzione al patrimonio religioso dell’umanità, dai miti della Creazione ai dogmi monoteisti), grazie a un procedere semplice che diviene il fulcro della potenza del messaggio: l’ignoranza (emblema del suo modo di rapportarsi alle realtà investigabili e non del mondo) lo trasforma in un voyant in grado di penetrare nell’oscurità delle cose per scorgerne la luce nascosta.
Maurizio Nascimbene, nato a Voghera, vive a Torino ed è dirigente presso una grande industria internazionale. Nel febbraio 2019 ha pubblicato con Nulla die il romanzo Un Gran Bel Paese.