" Io, tu e le piramidi" è il tuo romanzo d'esordio. Perché lo definisci "primo romanzo storico/di formazione"?
Lo definisco romanzo storico poiché le vicissitudini di alcuni protagonisti sono ambientate in un’epoca passata della quale cerco di ricostruirne, nei limiti del possibile gli usi, i costumi o semplicemente il modo di vivere.
Ho indicato anche il genere di formazione in quanto non è raro scorgere nei personaggi un’evoluzione verso la maturazione o l’età adulta evidenziandone le sensazioni, i sentimenti, i progetti dal loro concepimento alla piena o parziale realizzazione.
Cosa ti aspetti dal pubblico dei lettori?
Mi aspetto sincerità e nessuna remora. Mi piacerebbe che il lettore trovasse in un paragrafo, periodo o frase quel pezzo di sé che aveva perso o ingenuamente dimenticato.
Riuscire a emozionare o a stimolare una riflessione poi sarebbe alquanto appagante se non la massima ambizione, soprattutto considerato l’attuale contesto storico dal quale si evince una persistente propensione alla paralisi emotiva/sentimentale.
Sono pronto anche e soprattutto alle critiche che reputo di vitale importanza per una crescita interiore e di conseguenza artistica.
Da cantautore a narratore: facile passare da un ruolo all'altro?
In principio non lo è stato assolutamente in quanto mi spaventava il salto “nel vuoto” dalla forma canzone nella quale mi cimento da circa vent’anni e che ha limitate spazialità narrative, alla libertà espressiva del romanzo nel quale puoi avanzare, rallentare e osservare, ripartire o indietreggiare, scoprire e muoverti con maggiore autonomia.
Metaforicamente parlando il cantautore gira in un circuito per go-kart con una Formula 1, il narratore viceversa.
Adesso poi mi rendo conto che sia stato più facile del previsto reputando il passaggio da un “ruolo” all’altro piuttosto costruttivo.
Ti definisci "cantautore/produttore ligure": la tua Regione, la Liguria, culla artistica per eccellenza?
Sono orgoglioso di essere ligure come chi ha saputo con maestria e lungimiranza esportare l’arte nel mondo elevandola a sacralità, decretandone infine l’intoccabilità eterna.
Penso alla scuola cantautorale genovese di De Andrè, Paoli, Tenco, Bindi, Lauzi, alla maschera Fantozziana di Villaggio, ai versi di Montale, ai romanzi del mio compaesano Maggiani.
Penso anche ai liguri d’adozione come Lord Byron o a Guido Cavalcanti, mentore di Dante che nel lontano XIII secolo visse in esilio proprio nella mia città di nascita, Sarzana.
Forse inconsciamente tale testimonianza ha avuto in qualche modo un ruolo determinante nel mio percorso artistico, o almeno mi piacerebbe, da romantico, lo avesse.
Limbrunire (Francesco Petacco) nasce a Sarzana (La Spezia). Cantante, musicista e produttore, vince nella categoria band il Premio Lunezia 2009 con il brano La Giostra. Con il gruppo rock-pop Trenet produce un Ep. e l’album Non Vestiamoci, ed è finalista al Premio Inedito 2015 nella categoria testi. Nel 2016 vince il Premio Autore Controcorrente Pino Daniele e nel 2018 pubblica La Spensieratezza suo primo album solista edito da A Buzz Supreme. Durante Il Tenco Ascolta riceve il Premio Energia e Musica e arriva in finale nel contest indetto da Edizioni Curci/L’Autore Il mestiere della musica. Nel 2019 è inserito da iMusician Digital nello loro Top5 Artist mondiale. Nel 2020 pubblica Kalpa, un Ep. strumentale che promuove con un’installazione interattiva.
Io, tu e le piramidi è il suo primo romanzo.
Amore, viaggio, musica, storia, rifiuto, perdita, erotismo, paternità, malattia, amicizia, vita bucolica: questi e altri grandi temi ricorrono fra le pagine del racconto. E ogni storia sembra il microcosmo di esperienze condivise universalmente.
Fonte notizia
nulladie.com catalogo 429-limbrunire-io-tu-e-le-piramidi-9788869153150.html