Dal 16 novembre è arrivato in libreria il nuovo libro di Nicolò Garrasi, Il primo presepe in maiolica in Sicilia, con la prefazione del curatore di mostre e grandi eventi Salvo Nugnes.
Il giovane scrittore siciliano delinea nel suo libro la storia e le suggestioni della Natività di Andrea Della Robbia, spinto dall’esigenza di valorizzare questo patrimonio unico, testimonianza della grande stagione del Rinascimento fiorentino in Sicilia. Partendo da un excursus di carattere storico-geografico che dalla Firenze del Quattrocento si immerge nel vissuto rinascimentale del paese di Militello in Val di Catania, l’autore si sofferma sulla figura e sull’operato di Andrea Della Robbia, erede della tradizione familiare di lavorazione della terracotta invetriata.
Leggendo le pagine di Garrasi il lettore è affascinato e incuriosito, desideroso di vedere con i propri occhi la splendida Natività dell’artista fiorentino e la magnifica cornice di Santa Maria della Stella la “Nuova”, presso il paese di Militello, patrimonio dell’umanità UNESCO dal 2002.
L’opera dello scrittore è ulteriormente impreziosita dalla prefazione del curatore Salvo Nugnes, già manager di Vittorio Sgarbi, di Francesco Alberoni, Paolo Liguori e l’indimenticabile Margherita Hack:
«Nicolò Garrasi respira l’arte, la studia, la pratica. La ama. […] Il libro Il primo presepe in maiolica in Sicilia si discosta dal mero canone celebrativo e contemplativo e ci mette in cammino. Il risultato dei suoi studi è un viaggio tanto storico quanto geografico, che mira e merita di vedersi attuato nell’immediato futuro.»
Il presidente di Spoleto Arte ricorda inoltre il talento artistico del giovane militellese, che negli anni ha preso parte a diverse esposizioni organizzate da Spoleto Arte come la mostra internazionale Biennale Milano e Pro Biennale che si tiene nel cuore di Venezia nel contesto della Biennale d’Arte:
«Garrasi aveva colpito positivamente il Comitato della mostra Biennale Milano 2019, presentata da Vittorio Sgarbi, per quel trasporto che traspariva dalla sua pittura. Percepivamo con forza quell’amore per la Sicilia che animava il ventiquattrenne, qualcosa di fuori dal comune. Il suo è un cuore che arde di passione e affetto per una terra generosa, ed è giusto che sia così. Specie se il sentimento viene affiancato da un talento creativo di rilevante sensibilità.».