L’Azienda si trova a Zegla, nel Collio Goriziano, una zona benedetta da Bacco, che genera magnifici vini bianchi (i più conosciuti), ma anche splendidi rossi, grazi alla splendida posizione, essendo posta tra il mare Adriatico e le Alpi Giulie. Per questo gode di un clima mite che, assieme ad un terreno vocato, produce vini splendidi. Questo terreno, la Ponka è formato da un insieme di marne e arenarie di origine eocenica, che il progressivo ritiro del mare ha stratificato nei millenni. La roccia si sgretola rilasciando sali e microelementi che rendono il terreno ideale per la coltivazione della vite da cui nascono vini ricchi di minerali, strutturati ed ideali per l’invecchiamento.
Nel corso della nostra visita abbiamo incontrato Michele Blazic, attuale conduttore dell’Azienda, assieme ai genitori Cinzia e Franco, che ci ha fatto visitare gli impianti di magnifiche viti, su cui, ci ha tenuto a chiarirlo, “lavoriamo con il solo ausilio di una corretta meccanica enologica, evitando qualsiasi intervento di natura chimica”, nonché le cantine in cui riposano le bottiglie più preziose.
E’ giunto infine il momento dell’assaggio, il più piacevole, ma anche il più difficile perché non avrei potuto assaggiare tutte le magnifiche bottiglie che mi tentavano.
Poiché per la verità molte referenze le conoscevo già, grazie a precedenti assaggi nell’Enoteca di Cormons, mi decisi alfine a scegliere un Ribolla Gialla DOC (che per la verità avevo già assaggiata, ma repetita juvant, come dicevano i latini!) il più famoso vino varietale bianco prodotto con un vitigno autoctono Friulano.
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Ritrovai i sapori che ben ricordavo: un vino elegante, dalle caratteristiche equilibrate, colore giallo paglierino tenue, con riflessi dorati; il profumo: fruttato e delicato, con note di fiori bianchi e gialli. Infine il gusto: vellutato, di buona struttura, con tipica acidità, retrogusto lungo e persistente con gradevoli note floreali. Mentre tante Ribolle che avevo assaggiato erano adatte solo ad un abbinamento con aperitivi, particolarmente di pesce, questo, essendo ben strutturato si può abbinare a piatti più impegnativi come orzo e fagioli, brodetti di pesce, paste con sugo, o carni bianche come gallina, coniglio o faraona al forno. |
Ripartii da questa visita soddisfatto e portando nel mio cuore i bei panorami ammirati, e non solo quelli!
Gianluigi Pagano