Investire nel miglioramento della propria struttura ricettiva diventa complicato, in un momento in cui il turismo è messo in crisi dalla recente pandemia causata da Covid 19. La cessione del credito maturata attraverso il “Bonus Vacanza” può essere la soluzione per non rimanere indietro nel campo dell’ospitalità e dell’innovazione.
Firenze, 6 ottobre 2020 – La recente pandemia di Covid 19 ha pesato considerevolmente sull’intero indotto turistico. La misura varata dal Governo a sostegno delle imprese è rappresentata dagli incentivi di promozione del turismo attraverso il “Bonus Vacanza”. Il provvedimento aveva lo scopo di favorire il settore, soprattutto a vantaggio del ceto medio, gravemente colpito dalla pandemia, e che avrebbe avuto difficoltà a permettersi una vacanza.
Il “Bonus Vacanza” è stato richiesto da più di un milione di cittadini. La misura prevedeva un contributo per i redditi fino a 40.000 euro con ammontare differenti per i richiedenti. In particolare, l’incentivo saliva fino a 500 euro per famiglie composte da tre o più persone, 300 euro per i nuclei composti da due persone e 150 euro per chi richiedeva il bonus vacanza singolarmente.
Il “Bonus Vacanza” poteva essere speso in diverse tipologie di strutture aderenti: dagli alberghi ai campeggi, fino a B&B e agriturismi. In particolare, l’Emilia Romagna ha avuto la più alta concentrazione di strutture ricettive aderenti all’iniziativa governativa. I dati forniti dall’Agenzia dell’Entrate fotografavano una percentuale del 16,3% utilizzata nelle città sulla riviera. Seconda nelle preferenze degli italiani è stata la Puglia, mentre al terzo posto troviamo la Toscana.
In totale sono stati erogati un milione di bonus per un valore totale di 450 milioni di euro; le famiglie che lo hanno già utilizzato sono circa 140 mila, pari a 60 milioni euro di spesa, mentre le strutture aderenti in tutta Italia sono state 10 mila.
Nonostante le cifre, la pandemia ha comunque minato la fiducia degli italiani nei viaggi, in quanto già le rilevazioni di giugno fatte da SWG fotografavano una percentuale pari al 69%, tra i partecipanti al sondaggio, di persone che speravano di spostarsi per un periodo di vacanze.
Tale percentuale è scesa ulteriormente, perché solo il 60 % è partito. Il 40% rappresenta la percentuale degli utenti rimasti a casa, per i timori della pandemia o per la mancanza di fondi economici e di ferie.
Secondo le stime in possesso di Confturismo, gli affollamenti o i pienoni registrati nel corso della stagione estiva non sono stati il sintomo di una ripresa, perché si sono concentrati in pochi giorni e in poche località. Le vacanze fatte dagli Italiani sono più brevi e meno della metà dei viaggiatori ha effettuato un periodo di vacanza con almeno cinque pernottamenti.
Altro difetto del provvedimento è che non ha contribuito creare liquidità sufficiente, in quanto dal “Bonus Vacanza” l’agevolazione prevede che il vantaggio per l’azienda ricettiva si trasformi in un credito d’imposta.
La mancanza di liquidità necessaria per un rilancio delle strutture ricettive può gravare sulla qualità del servizio offerto e sulla tipologia di ospitalità. In tal senso, Fas Italia è uno dei pochi fornitori nel campo delle forniture alberghiere ad accettare il pagamento tramite la cessione del credito d’imposta derivato dai buoni vacanza per l’acquisto di attrezzature professionali.
Attraverso la cessione del credito di imposta del “Bonus Vacanza” da parte dell’albergatore si possono acquistare diverse tipologie di attrezzature per la camera d’albergo e per gli spazi comuni, fatta eccezione per gli arredi. Tra i prodotti che rappresentano il core business dell’azienda fiorentina ci sono le casseforti e frigobar ad alto contenuto tecnologico, che possono essere acquistati tramite questa modalità.
Inoltre, è possibile rinnovare i bollitori per hotel oppure le attrezzature per la sala da colazione, così da adeguarsi alle normative Covid per la somministrazione sicura degli alimenti. Tra le altre proposte di Fas Italia ci sono anche gli asciugacapelli da parete a basse emissioni di rumore e la linea di carrelli di servizio e portabagagli.
Infine, il credito di imposta può essere utilizzato anche per l’acquisto di una linea cortesia ecologica, biodegradabile e plastic free.
In un momento in cui uno dei settori fondamentali per l’economia del paese è in difficoltà, è necessario puntare su partnership che fanno della concretezza e della cooperazione i loro fondamenti. Ecco cosa ha spinto Fas Italia ad accettare il pagamento tramite il credito di imposta.
Il settore alberghiero non può essere lasciato indietro, per questo motivo tutti i principali attori dell’indotto turistico devono fare il possibile attuando strategie sinergiche che consentano la ripresa e il mantenimento della competitività delle strutture ricettive a beneficio dell’economia dell’intero paese.
Fas Italia
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