Quando si parla di tappeti orientali vengono spesso e volentieri menzionati i più famosi tappeti indiani e persiani e si tralasciano i tappeti cinesi, che sono invece di ottima qualità e non hanno nulla da invidiare ai più famosi tappeti elencati poco sopra. In Cina esiste, infatti, una lunga tradizione di artigianato per ciò che riguarda i tappeti, che vede le sue origini nella grande abilità di queste popolazioni locali nella produzione di tessuti e broccati. Alcune delle produzioni più pregiate e ricercate dagli amanti di questo genere di tappeti troviamo i Pechino e i Ninxia.
Tappeti cinesi: alcuni cenni storici
I tappeti annodati arrivano in Cina tra il 15° e il 18° secolo grazie al commercianti, e si diffondono inizialmente solo alla corte dell’imperatore, che fa sì che il tappeto diventi un elemento di pregio e distinzione sociale. Gli artigiani cinesi imparano subito la nobile arte dell’intreccio e ben presto, attorno alla metà del 18° secolo, questi preziosi tappeti cinesi diventano bottino di guerra e vengono portati in Europa dove catturano l’interesse dei mercanti occidentali di tappeti. Da quel momento in poi i mercati europei e americani acquisiscono le manifatture e danno ordine di produrre secondo gli stili liberty e decò che al tempo erano molto in voga, snaturando in parte la vera natura dei tappeti cinesi. Inevitabilmente la dominazione occidentale, finalizzata alla vendita, ha effetti negativi sulla qualità: le manifatture realizzate prima del 1920 sono di qualità superiore e annoverano tappeti molto belli e raffinati, realizzati con un’annodatura più fine e lane pregiate, mentre quelli realizzati successivamente sono di qualità via via sempre inferiore. I tappeti realizzati in epoche più recenti, infatti, sono spesso di qualità scadente, in particolare quelli prodotti dal 1960 in poi, mentre quelli realizzati tra gli anni ’20 e ’60 sono di media qualità.
Caratteristiche dei tappeti cinesi
I tappeti cinesi realizzati prima del 1920, che possono quindi essere considerati
tappeti antichi, sono solitamente caratterizzati da ampi spazi vuoti e
decorazioniraffiguranti
draghi(antico simbolo religioso cinese),
serpenti,
farfalle,
fiorie altri simboli che derivano dalle
religioni taoista e buddista, ampiamente diffuse in Cina. Si tratta di motivi che è possibile trovare in tutte le
opere di artigianato cinese, come le porcellane e i tessuti in seta. Questo tipo di tappeti hanno spesso
orditirealizzati con un
filo molto fino, che unitamente al
vello ruvidodanno origine a tappeti abbastanza spessi con grandi nodi, che conservano però una grande morbidezza. I tappeti realizzati in epoca più recente, invece, sono
annodati con filati di lanaottenuti a macchina e per la tintura vengono usati colori al cromo che li rendono particolarmente resistenti all’esposizione solare e ai lavaggi. Si tratta di tappeti piusstosto spessi e compatti perché viene utilizzato un doppio ordito e i fili vengono annodati secondo la tecnica di senna. Anche i motivi decorativi, così come le materie prime, hanno subito l’influenza della proprietà occidentale: non è raro, infatti, trovare nei
tappeti cinesipiù recenti dei
motivi a fioritipicamente persiani. I
colori, invece, sono rimasti quelli tipici della
tradizione cinese, che si possono ritrovare anche nelle porcellane: il
blue varie tonalità di
azzurro, il
giallo,
l’avorioe delicate sfumature
dorate. In particolare il
blu cina, tonalità particolare il cui pigmento viene ricavato da sostanze vegetali, è una caratteristica inconfondibile dei tappeti cinesi antichi.