Luca Pozzi sta ultimando l’installazione Arkanians, che sarà inaugurata il 12 settembre
20 artisti, 20 borghi, 20 regioni: Mezzano di Primiero è fra i 20 borghi italiani, uno per regione, coinvolti nell’evento Una boccata d’arte, realizzato dalla Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua. Si tratta di un progetto d’arte contemporanea, diffuso e corale, che vuole essere un’iniezione di ottimismo, una scintilla di ripresa culturale, turistica ed economica basata sull’incontro tra l’arte contemporanea e la bellezza storico artistica di venti tra i borghi più belli ed evocativi d’Italia. I 20 borghi scelti, belli e caratteristici, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, saranno animati fra settembre e ottobre da 20 installazioni temporanee site-specific realizzate, per la maggior parte in esterni, da artisti italiani emergenti e affermati, dando luogo a una galleria virtuale che unirà, da nord a sud, la penisola. Le opere saranno inaugurate in contemporanea nel weekend del 12 e 13 settembre e rimarranno poi esposte per un mese offrendo una grande occasione di visibilità ai borghi coinvolti, favorendo gli incontri all’aria aperta, in sicurezza, per gli appassionati d’arte, i collezionisti e gli operatori del settore, e incentivando il turismo di prossimità e la curiosità di chi ama vivere il proprio territorio e le iniziative che esso propone.
A rappresentare il Trentino Alto Adige sarà appunto Mezzano di Primiero, dove in questi giorni Luca Pozzi (Milano, 1983) sta ultimando l’opera Arkanians, declinata in due realizzazioni nate dall’incontro tra linguaggi diversi e tecniche millenarie, come la fusione del bronzo o la lavorazione totemica del legno e l’ingegneria aerospaziale dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare): Dragon’s Eggs (ovvero “uova di drago”) in bronzo, posizionate ai piedi del borgo in campo aperto, che osservano Mezzano dall’alto dei loro piedistalli – tre tronchi di abete bianco alti quasi 5 metri – e sono equipaggiate con rivelatori di particelle muonici (ovvero particelle che arrivano dallo spazio a seguito di esplosioni stellari e che colpiscono la terra costantemente) e Arkanian Shenron, una scultura in bronzo raffigurante un drago posizionata all’interno del terzo stol (antico cunicolo che approvvigiona d’acqua il paese), alta circa 70 cm, anch’essa equipaggiata di rivelatore muonico, ma questa volta connessa a Internet e in grado di convertire la rivelazione della particella in un messaggio su Twitter.
In questi giorni è arrivata a Mezzano per supervisionare l’opera la presidente della Fondazione Elpis Marina Nissim, imprenditrice collezionista d’arte contemporanea ed entusiasta ideatrice di mostre, che ha visitato il borgo e si è intrattenuta con Luca Pozzi, il quale le ha mostrato in anteprima il suo lavoro, che sarà inaugurato il 12 settembre alle 18.30.
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