La mammografia è un esame molto importante per tutte le donne: ecco quello che c’è da sapere
Milano, maggio 2020 - La mammografia è un esame che può davvero salvare la vita a moltissime donne. Esso, infatti, tramite una scansione a raggi X consente di evidenziare la presenza di eventuali noduli all'interno della mammella, possibile avvisaglia di un tumore al seno. La mammografia permette di visualizzare modificazioni del tessuto di dimensioni anche molto piccole, inferiori al centimetro e dunque non palpabili, così da poter localizzare il tumore in uno stadio iniziale e intervenire in tempo, aumentando di molto le possibilità di guarigione della paziente.
Questo screening dura circa 15 minuti e non richiede alcuna preparazione specifica. Inoltre i macchinari più moderni hanno ridotto di molto la sensazione di dolore al seno: si avverte solamente una leggera pressione alla mammella della durata di pochi secondi mentre viene effettuata la scansione (una proiezione laterale e una dall'alto per ciascun seno, dunque 4 radiografie in totale).
Come e quando effettuare la mammografia
In genere si inizia a fare il primo esame mammografico intorno ai 40 anni. Alcune donne cominciano già verso i 35 anni a sottoporsi a un'ecografia mammaria, che utilizza la tecnica – più innocua – degli ultrasuoni anziché quella a raggi X. Col progredire dell’età, è bene effettuare il controllo al seno tramite mammografia con cadenza regolare, possibilmente una volta all'anno fino ai 50 anni e una volta ogni due anni fino ai 75 anni circa.
Naturalmente, in presenza di specifiche richieste del medico curante sarà necessario variare la frequenza dei controlli: ad esempio, può essere importante iniziare a farsi controllare anche prima dei 40 anni in caso di donne che abbiano familiarità con il tumore al seno, cioè per quelle donne nelle cui famiglie sono stati registrati casi di questa malattia nei parenti di primo grado.
Per le donne in età fertile, è consigliabile eseguire lo screening mammografico nelle prime due settimane del ciclo mestruale, poiché c’è meno tensione mammaria ed è più facile eseguire la lieve compressione necessaria alla riuscita dell’esame. Inoltre, la mammografia deve essere effettuata anche durante il periodo di allattamento (ma non di gravidanza) e in caso di donne con protesi al seno.